1232 Gran Street

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Flying.Dam
view post Posted on 5/8/2012, 19:06 by: Flying.Dam




:DamianReed:
Una singola parola.
Saloon.
Damian fissava alternativamente l'insegna del locale e i due senzatetto addormentati sul marciapiede, esattamente sotto la vetrina del pub.
No, doveva trattarsi di uno scherzo.
O di una maledizione.
Sì, magari qualche... Oddio, com'è che si chiamavano quegli esserini bassi e vestiti di verde, di cui gli aveva parlato la madre qualche giorno prima?
Leprottoni?
Improbabile, ma il senso era che forse uno di quei nanetti gli aveva fatto il malocchio.
Chi, quando e perché... Avrebbe indagato!
Sbuffò e lanciò un'ultima, occhiata al foglietto che stringeva nella mano destra, sperando di aver frainteso la grafia dell'amico -quasi sicuramente sarebbe diventato un ex amico!-.
Niente da fare, ci vedeva benissimo e la grafia del suo amico era fin troppo chiara: 1232, Gran Street: Saloon.
L'insegna non mentiva.
Irritato sbuffò e, accartocciato senza alcun ritegno il foglietto, lo ripose in tasca.
Un tempo lo avrebbe incendiato solo per il gusto di vedere quel pezzo di carta, assieme alla sua delusione, bruciare e divenire cenere, ma gli ammonimenti di sua madre e di sua zia erano più che chiari: "Niente magia in pubblico".
Sbuffò sonoramente per la seconda volta, e gli fece eco un grugnito da parte di uno dei due senzatetto.
Si massaggiò stancamente le tempie e si appoggiò al muro accanto all'ingresso del locale, incerto sul da farsi.
Il Saloon era tra i locali più antichi e celebri di tutta San Francisco e, quando quell'emerito imbecille di Clint gli aveva parlato di un suo possibile ingaggio per un'esibizione lì, aveva accettato senza esitazione: col senno di poi, rifletté, avrebbe fatto meglio a informarsi prima...
Eppure a quanto pareva la sera il locale diveniva un crocevia di persone di tutte le età e di ogni ceto sociale, e questo voleva dire guadagni assicurati e ragazze vocianti in quantità.
Dov'era la fregatura?
Le poche informazioni che aveva raggranellato da Clint -di nuovo, che gli Inferi potessero inghiottirlo!- erano menzogne, oppure era lui ad essere eccessivamente prevenuto?
Lanciò un'occhiata discreta oltre la porta del pub, notando poche persone affaccendate tra i tavoli e giusto un paio di avventori.
Ora come ora, gli sembrava più probabile la prima ipotesi.
Fu sommamente tentato di andarsene e lasciare quel locale e i suoi frequentatori ad un'ennesima, noiosa serata, ma lui era Damian Reed, futura star e ragazzo senza paura.
Non aveva mai rifiutato una sfida, di qualunque genere essa fosse, e non sarebbe fuggito quella sera!
Prese un profondo respiro e varcò la soglia del Saloon: immediatamente venne accolto da un odore di legno e disinfettante e dal basso vocio dei due clienti, seduti allo stesso tavolo.
Beh, perlomeno il posto sembrava pulito...
I due camerieri dietro al bancone lo ignorarono bellamente, cosa che non mancò di indisporlo, ma vista la situazione decise di non commentare e si accomodò ad uno degli innumerevoli tavolini liberi, in attesa che qualcuno gli si avvicinasse.
Poi, a seconda dell'umore del momento, avrebbe deciso se presentarsi come semplice cliente in cerca di una buona birra o come l'unico membro della one-man band Road to Broad.
 
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