Union Square, niente di più "alternativo" alla caccia ai demoni.

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cooper;
view post Posted on 9/8/2012, 22:45 by: cooper;
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:DerekMontgomery:
Quella mattina non aveva lezione all'università. Il professore di statistica aveva la febbre e li aveva avvertiti sulla bacheca del sito internet che lui aveva aperto casualmente e meno male che lo aveva fatto, altrimenti si sarebbe attraversato mezza città diretto in università inutilmente. Per fortuna quella mattina potè quindi, dormire di più, non avrebbe dovuto mettere la sveglia e non avrebbe avuto nessuno che lo avrebbe disturbato, visto che sua madre sarebbe uscita presto ed era sempre piuttosto silenziosa. Decise anche di togliere la vibrazione dal suo iphone in modo da non essere svegliato da nulla e dormire tranquillo. Si svegliò verso le nove e mezza quella mattina e sebbene dovesse studiare parecchio, il bel tempo, e il sole che illuminava la città gli fecero passare la voglia. Per questo motivo quindi decise di uscire, senza una meta in realtà, ma voleva passeggiare. Andò quindi in bagno e si fece una doccia rapida e una volta terminata andò davanti all'armadio scegliendo cosa indossare. Optò per un paio di jeans stretti, scarpe da ginnastica Nike colorate con il baffo verde e indossò una semplice maglietta a mezze maniche verde, per riprendere il simbolo sulle sue scarpe. Una volta vestito era pronto per uscire ma prima di farlo prese il suo iphone, inserendo nuovamente la vibrazione e la suoneria, prese le chiavi di casa e della macchina e si chiuse la porta alle spalle. Salì sulla sua macchina nera e iniziò a guidare raggiungendo Union Square, la piazza principale della città. Parcheggiò la sua auto nel primo posto che trovò libero e dopo esserne sceso la chiude premendo il pulsante sull'apposito telecomando. Entrò in un bar per prendere un caffè, visto che non aveva fatto colazione e dopo esserne uscito iniziò a passeggiare per quella piazza, buttando un occhio, di tanto in tanto alle vetrine. Quando guardò dentro un negozio di dischi riconobbe Lydia, la sua amica Lydia, lì dentro, con delle cuffie alle orecchie. Decise di entrare per salutarla. Sorrise al commesso e si avvicinò alla ragazza. Strano incontrarti qui.. le disse, dandole una piccola botta sulla spalla in modo che potesse accorgersi della sua presenza. Era ovvio che comunque la sua affermazione fosse ironica, sapeva quando Lydia amasse la musica, soprattutto quella classica, e quello era praticamente il suo ambiente, in tutto e per tutto.
 
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