Posts written by Jay‚

view post Posted: 24/7/2012, 11:11 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Era tutto più complicato di quanto in realtà si sarebbe mai aspettata da tutta quella faccenda. I demoni era il male e le streghe a quanto sembrava erano il bene e anche se tra di loro erano in conflitto David cercò di tranquillizzarla con la storia dell'ultima battaglia e di conseguenza della vittoria del bene. Si trattava però di una vittoria permanente? Chi le assicurava che un demone non si sarebbe materializzato di fronte a lei da chissà dove? Quel genere di apparizioni erano esattamente quelle che avrebbe voluto evitare. Aveva reagito di fronte a David come una povera pazza, non osava immaginare come avrebbe reagito all'apparizione di un demone assetato di sangue. Non voleva neppure pensarci. Quando parlò successivamente dello spirito di un defunto Lydia sgranò gli occhi incredula. Seriamente? Poteva evocare anche i morti? Praticamente dopo quel giorno aveva scoperto che non vi erano più dei limiti. A quanto sembrava tutto era concesso e si sfidavano di continuo le leggi naturali. Battaglie tra bene e male, apparizioni di anime di defunti, viaggi nel tempo, rigenerazione.. la scienza stava andando davvero a farsi fottere. Fece in seguito spazio a David in modo tale che potesse esercitare i suoi poteri. Iniziò ad orbitare e successivamente apparve impugnando tra le mani una balestra con tanto di frecce nere. Quelli erano i suoi poteri da angelo nero."L'altro mio potere è quello di canalizzare le aure delle persone, quindi posso leggere i ricordi e le emozioni di una persona e con le creature magiche anche copiarne i poteri" disse concludendo la spiegazione. Ecco perché sei riuscito a curarti dal taglio che ti eri procurato da solo con il bisturi. Hai imitato il mio potere! esclamò sorpresa. Era davvero incredibile ciò che David riuscisse a fare con i suoi poteri, aveva decisamente più controllo di quanto in realtà potesse averne lei e nonostante tutto era quasi imbarazzante per lei constatare quanto il ragazzo si sentisse a suo agio con i suoi poteri e con il suo essere una creatura "ibrida". "Adesso tocca a te Hermione... come ho detto prima, devi credere in quello che fai, devi accettare il fatto che sei una strega e che puoi fare questo incantesimo" le disse stringendole un attimo la mano in cui le avevo messo il foglietto per infonderle fiducia. Gli sorrise appena per poi osservare per un istante il foglietto che aveva in mano e leggerne rapidamente il contenuto. Va bene..Proverò a vedere se riesco a farti illuminare davvero ma se non funziona.."io te lo avevo detto"! disse per poi allontanarsi appena e schiarirsi la voce. Non riusciva a credere di essere scesa a compromessi su quella faccenda ma visto che ormai David l'aveva tirata in ballo tanto valeva ballare. Cercò di concentrarsi al meglio, di non pensare troppo a ciò che sarebbe accaduto e soprattutto cercò di non farsi distrarre da troppe paranoie. Liberò la mente, per intenderci, e subito dopo iniziò a leggere sperando forse in cuor suo che l'incantesimo funzionasse.


Un segnale che mi illumini il sentiero
per distinguere
chi mi dice il falso
da chi mi dice il vero




view post Posted: 24/7/2012, 01:09 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Guarda che il P3 è forse il locale più sicuro di tutta San Francisco, controlliamo attentamente che non ci siano demoni le disse. Demoni? Stai scherzando spero?! disse a sua volta visibilmente preoccupata. Quella storia della magia le cominciava a piacere sempre meno. Cosa aveva fatto di male per meritarsi un simile trattamento? Non bastava avere i genitori che aveva, ora avrebbe anche dovuto improvvisarsi "guerriera". Francamente non si immaginava a caccia di demoni. Non era cosi che aveva immaginato il suo futuro. "Stai scherzando...ferma !! hai appena scoperto i tuoi poteri, sono deboli, un conto è un taglietto, un conto è rimarginate una te spappolata nei parcheggi" spiegò David seguendola per evitare che cadesse di sotto o che si lanciasse in un gesto suicida. Credimi ora come ora la versione di me spappolata nei parcheggi sarebbe quella che preferirei in assoluto si lasciò sfuggire. Facciamo così, adesso ti mostrerò cosa so fare io...va bene ? poi ti darò un semplice incantesimo da leggere, e proverai a vedere come ti senti ok ? ma la cosa da fare per prima è accettare il fatto che sei una strega e che al magia è reale, ok ? le disse infine. Un tentativo innocente avrebbe potuto farle bene in fin dei conti. E va bene sono una Strega, contento?, fammi vedere che sai fare ora Albus Silente! concluse quasi in tono di sfida, come se volesse esortarlo a farle vedere ciò che sapesse fare meglio. Era uno stregone,no? E se ricordava la sua storia era figlio anche di un Angelo quindi come essere a metà tra le due realtà avrebbe dovuto avere alcune caratteristiche di entrambe le creature. Aveva una confusione in testa allucinante, per alcuni istanti spero che il tutto fosse un sogno ma sfortunatamente per lei non riuscì a svegliarsi.
view post Posted: 24/7/2012, 00:42 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Perché dovrei ridere David? Dopo ciò che mi hai detto vorrei solo rinchiudermi nella mia stanza a piangere. Se il mio "potere" divenisse incontrollabile sarebbe la fine, un vero e proprio disastro per me stessa e per gli altri disse al ragazzo. Come poteva pretendere che la prendesse sul ridere?. Sai, al mondo esistono persone che prendono le cose molto seriamente e io rientro in questa categoria quindi scusami se non riesco a ridere come se niente fosse aggiunse. "Se vuoi questa sera ci possiamoa ndare al P3, si da il caso che la proprietaria e le sue sorelle siano mia madre e zie adottive, e il nuovo gestore del locale è mio fratello biologico, con questi agganci non esiste coda" le disse successivamente. Perfetto, non bastava che oggi mi rovinassi la vita con la storia della Streghetta ora dovevi anche farmi rinunciare al mio locale preferito. Ma lo sai quant'è difficile a San Francisco trovare un locale in cui si possa ballare? concluse per poi alzarsi in piedi dirigendosi verso l'estremità del tetto dell'ospedale.Non avrebbe più messo piede al P3 o sarebbe rimasta intrappolata con la combriccola di Streghe. Se i proprietari erano i familiari di David non c'era da stupirsi se fossero stati tutti esattamente come lui. Guardò in basso per un istante fino a scorgere i passanti e le auto in strada. Da li sarebbe stato un bel salto nel vuoto. Se mi lanciassi nel vuoto e mi schiantassi al suolo, credi che il mio potere funzionerebbe? Cioè..pensi che ne uscirei tutta intera per raccontarlo ai miei nipoti? chiese successivamente voltandosi verso il ragazzo. Visto che sembrava essere un esperto in quel campo magari avrebbe potuto aiutarla. Ammettiamo anche solo per un istante che io accettassi questa storia dei poteri e che io con i miei poteri sia come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Se volessi evitare di esplodere come dovrei fare? Nel senso come posso controllare i miei poteri? C'è qualcuno che può aiutarmi oppure solo il tempo potrà permettermi un maggior controllo? chiese in seguito.
view post Posted: 24/7/2012, 00:12 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Ok, ammettendo anche il fatto che io sia una Strega cosa potrei farci? Dovrei mettermi a fare pozioni e filtri magici con le erbe? Hai idea di quanto sia difficile essere una studentessa di Medicina e Chirurgia a tempo pieno. Avrei anche degli esami da sostenere e poi essere una Strega non è una cosa che ho sempre sognato. Non potevo essere una fata? disse sforzandosi di rimanere seria. Era tutto incredibilmente e irrimediabilmente assurdo,David era assurdo e anche il fatto di essere una strega lo era. La sua vita andava a rotoli e lei non poteva farci niente.Narnia non è assolutamente per fattoni. Devi guardare i lati positivi, io non sò te ma ho sempre sognato di possedere un armadio come quello di Narnia mentre al contrario non ho mai desiderato di essere una strega eppure,stando alle tue parole, lo sono. aggiunse in seguito. Si, la teatralità faceva parte di Lydia e ancora di più la tragedia, ad ognuno i suoi difetti. "bhe almeno tua madre l'hai conosciuta... vuoi sapere la mia di storia ? allora partiamo dal fatto che non provengo da questo tempo, sono nato tra circa 20 anni nel futuro, si con certi incantesimi è possibile viaggiare nel tempo. Comunque, mio padre ha cercato di uccidere me e mia madre, sai lui era un angelo nero, una creatura del male...ti spiegherò.. in ogni caso, mia madre era un strega, prima di morire uccisa da mio padre è riuscita a spedirmi qui nel passato. Ho vissuto 17 anni in uno schifo di orfanotrofio prima di scoprire i miei poteri, come vedi , nessuno di noi due ha avuto un granchè di fortuna in quanto a famiglia aggiunsi con un lieve sorriso. può darsi che tua madre sia una strega... l'alcool potrebbe essere un modo per allontanare i ricordi o in qualche modo per pensare alla magia, alcuni divenano pazzi negando a se stessi cosa sono" le spiegò e Lydia si limitò ad ascoltare. Ascolta, mi dispiace davvero per i tuoi genitori ma io non saprei proprio come fare i conti con questa nuova realtà quindi "Grazie ma no grazie". io vorrei tirarmene fuori. In genere sono le Streghe che scelgono di usare i propri poteri quindi posso scegliere di non utilizzare il mio anche se.. c'è davvero poca opportunità di scelta visto che agisce da solo ogni qualvolta io mi sbucciassi un ginocchio. disse sempre con sarcasmo. "Se ti faccio apparire un unicorno mi fai un sorriso...?" chiese David in seguito. Te ne avrei fatti molti di più se come tutti i ragazzi normali mi avessi invitato al P3 piuttosto che sganciarmi una notizia simile dopo avermi ferita con un bisturi disse di rimando. Eh, sapeva davvero far apparire un unicorno? (xD)
view post Posted: 23/7/2012, 23:35 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Una strega, questa si che è bella. Credimi neanche il mio ragazzo alle scuole medie mi ha chiamato "Strega" quando ho rotto con lui. Ma sei ossessionato? Io non ho dei poteri magici David, non sono come te e mi dispiace deludere le tue aspettative ma con me credo che tu ti stia sbagliando di grosso disse al ragazzo. Successivamente vide quest'ultimo far apparire una mela dal nulla. "Tieni, mangia ti farà bene, non preoccuparti, non farai la fine di biancaneve, non è avvelenata" le disse e sorridendogli con sarcasmo Lydia afferrò la mela tra le mani. E' tutto cosi..ASSURDO. aggiunse contemplando la mela che stringeva tra le mani. Ma tu da dove vieni? Narnia? Il mondo incantato di Oz? Queste cose non succedono alle persone comuni. Queste cose accadono nelle favole. Ti sembra che abbia una scopa o un cappello a punta? Non sono una strega, insomma, io non posso esserlo proprio aggiunse. E se invece lo fosse stata davvero? Avrebbe potuto fare incantesimi come quelli che aveva fatto il ragazzo? Il suo potere la rendeva un'immortale? Tante domande cominciarono ad affollarsi nella sua mente, troppe forse, e tutto era ancora nuovo e confusionario per lei. "Capisco che tutto questo possa sembrarti paradossale, ma ti giuro che è così, credimi, mi dispiace che tu l'abbia saputo in questo modo, di solito spetta al genitore magico il compito di dirlo al figlio prima che si manifestino i poteri, in modo da non coglierlo impreparato". Scoppiò a ridere sentendo le parole del ragazzo. Questa poi. Sei esilarante sai? disse continuando a ridere. Genitore magico. Bè si, mio padre ripensandoci credo abbia dei poteri. Non sono mai riuscita a capacitarmene del fatto di come un uomo di mezza età riuscisse a sedurre ragazze più giovani e a portarsele a letto nel giro di una mezza giornata lavorativa. E' sicuramente il suo potere, ma ripensandoci forse possiede anche quello della super velocità visto il modo in cui si è volatilizzato lasciandomi intrappolata in questa città con l'altro mio genitore magico. Mia madre ha un potere strabiliante, ovviamente dovuto a mio padre, lei beve qualunque cosa le capiti a tiro..vodka, birra, lacca per capelli ed è cosi potente come strega che ora è in un centro di riabilitazione. spiegò. Era diventata logorroica ma almeno ora David avrebbe capito. Non poteva essere una strega, i suoi genitori non lo erano. Era solo una ragazza con una vita disastrata che cercava di rifarsi una vita studiando. Non era nient'altro.
view post Posted: 23/7/2012, 23:05 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Non era divertente. Quella situazione non lo era affatto e David non sembrava neppure rendersene conto. Continuava a scherzare con lei come se nulla fosse ma per lei tutta quella faccenda doveva finire li e subito. "Lydia questo perchè non siamo normali, e va bene così, anche se adesso ti sembra spaventoso perchè nuovo e imprevisto, ma fidati, se ti calmi per un secondo e mi fai spiegare tutto per bene, ti assicuro che non ci saranno problemi, fidati, capirai tutto, ti chiedo scusa per prima, dico davvero, sono spiacente" gli disse e per un istante volle credergli. Ti sbagli, non sò cosa tu creda di aver visto ma io non ho alcun potere te lo assicuro. Da piccola non sapevo neppure fare uno stupido trucchetto di magia utilizzando le dita figurati se ora riesco a curarmi da sola disse al ragazzo cercando di mascherare ciò che ormai anche per lei era evidente. Poi lui l'abbracciò. Non sapeva dove volesse arrivare o perché lo facesse ma il punto era che giuro a se stessa di averlo sentito pronunciare una sottospecie di filastrocca e subito dopo una sensazione di pace e tranquillità l'aveva invasa. Era come se tutti i suoi problemi si fossero dissolti, come se non fossero più rilevanti. Ma.. cosa sei realmente tu? si limitò a chiedere. Era palese che avesse anche lui un potere ma voleva sapere quale fosse la sua vera natura. Era un mago stile Harry Potter? Possedeva una bacchetta magica? Era iscritto ad una scuola di magia e stregoneria che faceva concorrenza ad Hogwarts? Non sarebbe stata pronta ad accettare tutto quello che stava già vivendo senza volerlo ma comunque ora aveva intenzione di lasciarlo parlare e di ascoltarlo. Se lo avesse diagnosticato pazzo si sarebbe lanciata di sotto, tanto stando ai tentativi che aveva fatto c'era l'1% di possibilità di sopravvivenza senza lesioni permanenti.
view post Posted: 23/7/2012, 22:33 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
"Avanti Lydia non fermarti, ci sei quasi" continuava a ripetersi evitando di voltarsi indietro per scorgere David. Aveva quasi raggiunto le scale e una volta discese sarebbe corsa dritta a casa. Sarebbe stato un pò difficile ritrovarla tra la folla a San Francisco. Ad un tratto però ci fu uno scintillio di luci che le si parò davanti e da quelle luci si materializzò David. Si portò istintivamente le mani sulla bocca per la sorpresa e prima che potesse dir lui qualcosa quest'ultimo l'afferrò e la fece scomparire con se. Si materializzarono sul tetto dell'ospedale. Precisamente sulla grossa "H" che delineava il punto di atterraggio per l'elicottero dell'ospedale. Si allontanò da lei subito dopo iniziando a parlare. "Ok...ti chiedo scus per prima, non volevo sembrarti uno psicopatico, ma avevo bisogno di parlarti prima che ti mettessi a scappare" le disse. E' un pò tardi per parlare, non credi? Avresti potuto parlare prima ma a quanto sembrava eri più interessato a vestire di panni di Freddy Krueger aggiunse arrabbiata e in certo senso anche sconvolta. Era proprio vero che le persone si rivelavano solo alla fine. Non si sarebbe mai aspettato un simile comportamento ma il male era in agguato ad ogni angolo e quel giorno per lei il male aveva preso la forma di uno studente di Medicina, esattamente come lei. "Certo ti chiedo scusa per prima, in effetti trascinarti in una stanza con un bisturi e tagliarti non è stata la cosa più normale del mondo, però mi sembravi spaventata già prima e volevo fornirti una spiegazione per il tuo potere di rigenerazione cellulare" continuò lui. Ah ma davvero?!. Direi che questa è la scoperta del secolo David, grazie per avermi illuminata. Ti sembravo spaventata prima e volevi fornirmi una spiegazione? Tu mi hai terrorizzata a morte. Quello che hai fatto in quello stanzino,hai detto bene, non è stato "normale", ciò che ho fatto io con la ferita non è stato "normale" e solo il fatto che prima eravamo in un corridoio ed ora ci siamo teletrasportati sul tetto non è "normale". Io non ho un potere, io sono solo una ragazza e voglio andare via rispose lui. Non si sarebbe meravigliata se avesse avuto una crisi di nervi da un momento all'altro. Quella situazione che si era creata era frustrante per lei e poi come diavolo aveva fatto a curarsi cosi velocemente. La gente non si tagliava con dei cocci di vetro per poi uscirne totalmente illesi. Cos'altro avrebbe potuto fare? Fino a che punto avrebbe potuto spingersi con il dolore? Se si fosse tagliata una gamba quest'ultima le sarebbe ricresciuta? Era assurdo anche solo il fatto che il suo cervello stesse concependo tali idee. Non era in se, questo era certo.
view post Posted: 23/7/2012, 22:07 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Non c'è bisogno di ringraziarmi dopo quello che hai fatto oggi dovrei essere io a formulare frasi di senso compiuto che prevedano un "Grazie" praticamente in ogni periodo disse al ragazzo per poi estrarre dalla borsa un dollaro. Aveva voglia di farsi un cappuccino o almeno di "assaggiare" un cappuccino cercando di non correre il rischio di morire avvelenata. Se non avessero avuto lezione probabilmente sarebbero andati altrove a prendere qualcosa da bere ma tanto valeva accontentarsi per ciò che gli era capitato su due piedi. Prima che potesse digitare il codice alla macchinetta fu totalmente colta alla sprovvista. Prima che potesse dire una parola David si chiuse con lei in uno stanzino piccolo e buio e per un istante fu nel panico più totale. Alcuni mesi fa era stata vittima di uno stupro da parte del suo ragazzo e sebbene avesse cercato di superare la cosa non era comunque una sensazione piacevole essere spinta e rinchiusa in un luogo stretto e angusto con un ragazzo che conosceva appena. Il terrore le stava attanagliando la gola e sebbene desiderasse farlo era totalmente impietrita dalla paura. Davvero era stata cosi stupida a fidarsi di un ragazzo appena conosciuto solo perché si era offerto di toglierle una scheggia di vetro? Come aveva potuto essere cosi ingenua? Non era da lei. Era stata un'idiota ed ora era seriamente nei guai. "Ok..niente panico, voglio provare una cosa...giuro non ti faccio male, solo un secondo" le disse lui per tranquillizzarla. Il cuore le batteva all'impazzata e ben presto sarebbe imploso. Ne era certa. David ti prego fammi uscire da qui, mi stai spaventato e abbassa quel bisturi ... gli disse ma prima che potesse continuare la frase o comunque gridare il ragazzo la tagliò. L'incisione che il ragazzo fece sulla sua mano le fece uscire una piccolissima goccia di sangue e successivamente si rimarginò con grande sorpresa davanti ai suoi occhi. Il ragazzo velocemente eseguì un altro taglio su se stesso e solo dopo pochi istanti anche la sua ferita si richiuse. Aprì velocemente la porta e uscì da quello stanzino dirigendosi a grandi passi verso l'uscita. Era arrabbiata e probabilmente sarebbe stato meglio per David non seguirla. Non sapeva bene cosa fosse successo ma l'aveva terrorizzata a morte e l'aveva ferita. Affrontare la cosa in modo diverso, magari da persone civili, sarebbe stato orrendo? A quanto sembrava aveva una particolarità, riusciva a rigenerare le sue ferite e non sapeva neppure perché ma questo non dava comunque a David il diritto di scoprirlo con la forza. L'aveva trattata come un fenomeno da baraccone, si era sentito in diritto di avere carta bianca su di lei e se solo avesse voluto avere un segreto da non condividere lui se n'era appropriato con la forza. Voleva solo andarsene da quell'ospedale. O avrebbe commesso un omicidio.
view post Posted: 23/7/2012, 21:16 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Già probabilmente hai ragione.Se avessimo voluto divertirci non avremmo scelto questa facoltà. Ancora ad oggi mi chiedo quale sia il motivo che mi abbia spinto ad iniziare questo tour de force ma sono sempre più convinta che questa sia la mia strada e comunque che valga la pena intraprenderla disse limitandosi a sorridere appena dopo aver pronunciato le sue parole. "Nessuna veggenza giuro, ma come ti ho detto hai al tipica espressione decisa da cardiochirurgo, siete quasi una specie a parte" le disse e sentendo quelle parole rise. Lo prendo per un complimento rispose a sua volta. "No pediatria no...ho sempre pensato che chi sceglie pediatria abbia una sorta di pedofilia repressa.. non so.. idea mia forse... no comunque io penso di fare o chirurgia d'urgenza o traumatologia" continuò David. Non ho mai pensato alla Pedofilia repressa però diciamo che non è esattamente appagante avere a che fare giorno dopo giorno con neonati piagnucolanti e mocciolanti che urlano non appena provi a fargli un vaccino. Alcuni bambini sono davvero mostruosi, diciamo che preferirei avere altre priorità nel campo medico spiegò al ragazzo sorridendo. Traumatologia è forte. Fossi in te mi concentrerei su quella consigliò lui per poi rimanere colpita dalle sue parole: "A volte ti confesso che mi sento un po' uno scherzo della natura... quando al gente mi fissa troppo e poi quando le guardo o girano lo sguardo...lo trovo fastidioso, un po' come avere la coda tra le gambe.. poi penso che però in fondo mi rende unico...quindi non è poi così male. Io non ti guardavo come fossi uno scherzo della natura e mi dispiace se posso averti dato questa impressione. Hai un colore di occhi davvero "particolare" e devi esserne fiero perché come hai detto tu ti rende unico. Io ne andrei fiera anzi probabilmente mi vanterei anche di avere occhi cosi aggiunse in seguito divertita sorridendo rivolta verso di David. Ad un tratto poi si rese conto di non avere più la fasciatura alla gamba, le era caduta accidentalmente a terra e osservando il punto in cui si era ferita con la scheggia di vetro notò che non vi era rimasto neppure un graffio. I punti di sutura che David le aveva messo erano caduti e la sua gamba era tornata in perfette condizioni, come se pochi minuti prima quell'episodio che l'aveva riguardata in prima persona neppure si fosse mai realizzato. Cosa le stava succedendo? Era nel panico più totale e David probabilmente l'avrebbe creduta pazza. Sperava che non se ne accorgesse. Non avrebbe saputo neppure fornire una spiegazione plausibile al riguardo.
view post Posted: 23/7/2012, 17:52 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Sorrise ascoltando le parole del ragazzo. Caffè al retrogusto di disinfettante? Sempre meglio di niente in fondo, no?. Ricordava di essere stata in ospedale da bambina, o meglio, da adolescente. Aveva circa quindici anni e doveva essere operata d'urgenza di appendicite quando quel demente di suo padre le aveva portato una tazza di caffè del distributore poiché convinto che fosse arrivato il momento giusto per la figlia di poter bere del caffè, esattamente come tutti gli adulti che si rispettassero. Sfortunatamente il caffè non fece che peggiorare la sua situazione. Era "bruciato" e di conseguenza le aveva provocato dei terribili dolori all'altezza dello stomaco. Come da regolamento sua madre si infuriò con suo padre perché come sempre non ne combinava una giusta. Ti confesso che un pò è deprimente lavorare qui ma tutto sommato ti gratifica. si lasciò sfuggire in seguito. Era la verità, lavorare in un ospedale ti metteva di fronte a varie realtà, la stragrande maggioranza di queste neppure erano positive, ma ti spronava anche a fare del tuo meglio per salvare delle vite. David accettò il suo invito e cosi si diressero verso la stanza dei distributori automatici. "Bene Lydia... per cosa pensi di specializzarti ? ... hai la tipica espressione da cardiochirurgo convinto" le disse e improvvisamente Lydia si interruppe. Sei una specie di veggente per caso? Di quelli che leggono la mano o fanno quei trucchi strani con le carte? chiese con la consueta ironia che la contraddistingueva sempre. Mi piacerebbe davvero specializzarmi in Cardiochirurgia. Tu? Non dirmi Pediatria ti prego o peggio ancora Farmacia! disse successivamente. Pediatria era per chi non faceva sesso, lo aveva sempre pensato e fino alla morte avrebbe portato avanti quel suo pensiero (xD) e Farmacia..Beh..Farmacia era una specialistica insensata per chi studiava Medicina e Chirurgia. Era una specialistica adatta a chi era terrorizzato dal sangue e l'avrebbe sconsigliata a chiunque. Quando giunsero di fronte ai distributori le venne spontaneo chiedere al ragazzo cosa prendesse e nel farlo notò che i suoi occhi erano "particolari". Erano entrambi viola. Accidenti..Eterocromia dell'iride, non ne avevo mai visto una prima d'ora. Hai gli occhi di un colore diverso da quelli generalmente conosciuti al mondo. E'..forte! concluse senza smettere di ammirare le iridi del ragazzo. Non voleva trattarlo come fosse un fenomeno da baraccone solo che era esaltante notare di persona un particolare che generalmente si trovava nei loro libri di testo. Per quanto riguardava la sua ferita alla gamba si era perfino dimenticata di avere dei punti. Possibile che fosse "guarita" cosi in fretta?
view post Posted: 23/7/2012, 17:06 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
T-ti ringrazio gli disse porgendogli le pinzette che teneva tra le mani non appena quest'ultimo accettò di rimuoverle il pezzo di vetro dalla gamba. era fin troppo "strana" quella situazione e ancora più strano era il fatto che avesse ringraziato il ragazzo. Lei non ringraziava mai, non aveva bisogno di essere grata a nessuna persona nella sua vita ma ad ogni modo con il ragazzo lo fece spontaneamente, senza quasi collegare le parole al suo cervello. In un certo senso era stato gentile, avrebbe potuto andarsene e fare finta di niente e invece, con sua sorpresa, era rimasto lì e l'aveva aiutata. Rimase ad osservarlo mentre estraeva la scheggia e contorse appena il volto in un'espressione di dolore quando riuscì a toglierla. Era davvero grande per essere una semplice scheggia tanto che rimase interdetta a contemplarla per alcuni istanti. "Il paradosso del medico... possiamo operare al meglio sugli altri ma non su noi stessi.... meglio così o ad ogni chirurgo probabilmente verrebbe il complesso di dio" le disse e le strappò perfino una risata. Fidati, molti di loro convivono già con tale complesso gli risose. Servivano dei punti di sutura, era ovvio, considerando la profondità della ferita. Si limitò a prestare la sua attenzione sulla parte dalla quale era fuoriuscito del sangue e per un istante giurò a se stessa di aver visto i tessuti chiudersi lentamente. La sua mente giocava brutti scherzi..sicuramente era cosi. Si era svegliata presto quella mattina, probabilmente era stanca, e lo spavento le aveva procurato una visione da shock post traumatico. Non c'era da preoccuparsi. Si lasciò mettere i punti senza neppure sentire dolore.Però..sei bravo sai?! esclamò sorpresa contemplando l'opera del ragazzo una volta ultimata. Ci vai sempre cosi delicato oppure io sono l'eccezione che conferma la regola? chiese poi con tono scherzoso."Comunque, io sono David" le disse porgendole la mano. Lydia aggiunse a sua volta ricambiando la stretta di mano. Posso offrirti almeno qualcosa al.. disse in seguito guardandosi attorno alla ricerca di un bar ma notò solo un cartello con le indicazioni per una stanza contenente dei distributori automatici ... Distributore automatico? concluse la frase sorridendo. Era il minimo che potesse fare per sdebitarsi e sebbene non fosse esattamente il tipo da caffè dei distributori automatici se entrambi studiavano medicina avrebbero di certo familiarizzato con la vita da ospedale.
view post Posted: 23/7/2012, 16:29 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Voleva diventare un medico, un cardiochirurgo per l'esattezza, e avendo tutti i giorni a che fare con il dolore di sicuro non poteva permettersi di frignare come..come fosse una "ragazza". Era una ragazza, certo, ma non di quelle che piangevano o che svenivano alla vista del sangue e poi..era solo una semplice scheggia di vetro. Una volta estratta era sicura che il dolore si sarebbe affievolito. Si era seduta su di una sedia, di quelle in pelle che generalmente si ritrovavano nelle sale d'attesa, e prima che potesse cercare di estrarre la scheggia con delle pinzette che aveva trovato sul carrello dell'infermiera un ragazzo la raggiunse appoggiando il suo zaino a terra. Non lo aveva mai visto prima d'ora in giro ma probabilmente si se si trovava li era perché era uno studente, esattamente come lei. Forse il ragazzo era addirittura un suo compagno di corso ma sapere quali lezioni svolgessero in comune non era una sua priorità al momento con un pezzo di vetro conficcato nella sua gamba. "Tutto bene ? Scheggia di vetro ?" chiese il ragazzo valutando la situazione. Wow diamo pure la laurea a questo geniaccio senza neppure fargli sostenere l'esame. Non ci voleva certo un alto livello di QI per capirlo visti i vetri sparsi sul pavimento. Già, diciamo solo che mi sono trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato disse lui con sarcasmo, sorridendogli leggermente. Solitamente era sempre di pessimo umore ma dopo il piccolo incidente che aveva avuto, l'assenza del suo insegnante a lezione e l'incompetenza di una delle infermiere dubitava che qualcos'altro avrebbe potuto essere peggiore quel giorno. Ad ogni modo è una sciocchezza, non preoccuparti! aggiunse infine rivolgendosi al ragazzo, che comunque era stato più "disponibile" dell'infermiera da quattro soldi che il San Francisco Memorial aveva assunto. Quando un giorno sarebbe diventata la direttrice dell'ospedale e la responsabile del settore di Chirurgia avrebbe revisionato le assunzioni. L'incompetenza e il fatto di essere dei maldestri trogloditi era qualcosa che non riusciva a concepire negli ospedali. Stava quasi per congedare il ragazzo, per una scheggia di vetro trovava assurdo coinvolgerlo, ma era un pò difficile estrarla da sola. Ti chiederei la luna se ti chiedessi di estrarla al posto mio? Non fraintendermi non sono una di quelle ragazze che sviene alla vista del sangue solo che trovo estremamente scomodo medicarmi da sola concluse.
view post Posted: 23/7/2012, 12:29 Ogni regola sembra avere un’eccezione - San Francisco Memorial
:LydiaMartin:
Quella mattina nulla lasciva presagire le cose che di li a poco sarebbero accadute a Lydia Martin. Come ogni mattina Lydia si alzata dal suo letto, si era preparata per circa un quarto d'ora e come da regolamento la domestica le aveva servito la colazione nella sala da pranzo del suo grande appartamento situato nella zona residenziale di San Francisco. Da giorni aveva cominciato a sentirsi sola nel suo grande appartamento ma preferiva non darlo troppo a vedere. Afferrò un cupcake appena sfornato e nel vedere al suo fianco le sedie vuote lo stomaco le si chiuse in una morsa inconsueta. Quelle sedie erano le sedie che i suoi genitori avrebbero dovuto riempire ma suo padre ora era a Londra, alle prese con la realizzazione del nuovo studio legale, e sua madre era ancora nel centro di riabilitazione totalmente sedata da psicofarmaci. Sembrava che facesse progressi a giorni alterni e i medici ovviamente non se la sentivano di dimettere una donna che poteva avere nuovamente dei crolli e abusare nuovamente dell'alcol, correndo il rischio di mettersi in pericolo e di diventare un pericolo per qualcun'altro. Non riusciva a credere di essersi convinta a lasciarla li dentro, sarebbe marcita li dentro se avessero continuato di quel passo ma che poteva farci lei? Aveva la sua vita ora a cui badare e con tutto quello che le era accaduto poteva essere biasimata se era desiderosa di ricominciare? Di avere una seconda occasione per riscattarsi? Aveva faticato tanto per ottenere quel posto all'università di Medicina e Chirurgia e non si sarebbe lasciata sfuggire una simile occasione,ne andava del suo futuro. L'ingresso all'università era la prima cosa che faceva per se stessa, per nessun altro al mondo , di conseguenza non avrebbe mollato anche se il destino sembrava esserle avverso. Suo padre e sua madre erano adulti e vaccinati, se volevano continuare a rovinarsi la vita oppure a farsi la guerra a vicenda era affar loro. Lei se ne tirava fuori perché a tutto c'era un limite. Terminò di fare colazione aiutando la governante a fare un po' d'ordine con i vari piatti e bicchieri,in seguito afferrò la sua borsa, contenente i libri di Anatomia Comparata, e si diresse verso l'ascensore diretta al San Francisco Memorial, visto che il professor Anderson avrebbe tenuto li la sua lezione. Non appena fu fuori dal palazzo nel quale abitava girò verso sinistra, dirigendosi verso la Millennium Tower. Passando da quella strada avrebbe sicuramente guadagnato del tempo prezioso e poi era una delle meraviglie del mondo secondo il suo modesto parere. Attraversò in seguito un parco, aggirò velocemente alcuni alberi facendo attenzione a non pestare eventuali scoiattoli alla ricerca di ghiande con i suoi tacchi alti e non appena fu vicina all'ospedale si diresse velocemente verso il dipartimento che ospitava le lezioni della facoltà di Medicina e Chirurgia. Si contraddistingueva dagli altri se proprio doveva esser sincera. La struttura era un pò vecchia ma i camici bianchi dei futuri medici e specializzandi non passavano in osservato. Raggiunse l'aula e si sedette tra le prime file in attesa di seguire la lezione di Anatomia Comparata. Il professore era tremendamente in ritardo. Dopo circa venti minuti di attesa uno specializzando dell'insegnante disse all'intera classe di tornare nel tardo pomeriggio in quanto la lezione era stata posticipata. Dannazione! si lasciò sfuggire per poi prendere le sue cose e lasciare l'aula. Detestava andare all'università e perdere del tempo prezioso in quel modo. Presto sarebbe giunta l'ora di pranzo e avrebbe dovuto organizzarsi per mangiare qualcosa nei paraggi. Non aveva voglia di attraversarsi nuovamente mezza città e neppure di sperperare il suo denaro per uno sporco taxi. Quest'ultimo poteva essere adatto per il trasporto della plebaglia, non certo per una bellezza radiosa come la sua. Mentre percorreva il corridoio del San Francisco Memorial, in direzione dell'uscita, un'infermiera ruppe accidentalmente una piccola bottiglia di vetro contenente un farmaco. Sembrava un classico farmaco da automedicazione, apparentemente innocuo, ma non si poteva dire lo stesso della bottiglia in vetro in cui quest'ultimo era contenuto. Un pezzo di quel vetro le si conficcò dritto in una gamba e per un istante fu tentata ad urlare. Si trattenne con una smorfia sofferente di dolore e sedendosi cercò di estrarlo. Avrebbe medicato tutto in seguito.
view post Posted: 22/7/2012, 16:08 Lydia Martin - Streghe e Stregoni
No no tranquilli..nessuna eroina, promesso xD
view post Posted: 22/7/2012, 15:32 Lydia Martin - Streghe e Stregoni
Si si esatto mi sono ispirato a lei per il potere, confesso (xD) , e comunque avevo intenzione di farglielo sviluppare lentamente. Non sa ancora di essere una strega a tutti gli effetti. Ho scritto del potere giusto per allungare un pò il campo
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