La piccola testarda, degna figlia di sua madre e degna nipote delle sue zie, iniziò ad orbitare sul demone qualsiasi oggetto che le capitasse a tiro, compresa la lampada che Paige aveva regalato a Piper per il suo compleanno.
Melinda! Vai via di qui!Il demone sorrise maligno alla minaccia di Melinda e si preparò a scagliare contro la bambina una sfera di energia.
Con un gesto rapido della mano riuscii a scagliare la sfera altrove e afferrai il demone per la caviglia.
Melinda, fa come ho detto, vai via di qui! ORA!Il demone mi colpì e fui atterrato nuovamente.
Iniziai a pensare come Melinda allora: puntai al tavolo della sala da pranzo e lo scaraventai verso il demone, bloccandogli l'accesso alle scale.
Brutto figlio di..., guardai la bambina.
Melinda, le orecchie!, le dissi, come ogni volta che si dicevano cose che non doveva imparare.
Brutto figlio di p******, fuori di qui!, dissi, scaraventandolo verso l'ingresso.
Lui contrattaccò con delle sfere di fuoco che andarono a colpire il ritratto di famiglia che Piper aveva fatto con Leo e i bambini qualche anno prima.
Perfetto, ora Piper mi ucciderà!In un attimo il demone scomparve, per riapparire accanto a Melinda.
Melinda, orbita accidenti!, urlai.
Preso, forse, dalla rabbia, mi si materializzò uno dei coltelli di Piper tra le mani.
Ma che diavolo...
