Continua da qui Orbitai con Melinda alla Scuola di Magia, alla ricerca del suo magico papino al quale doveva dare il disegno che aveva fatto con tanto affetto. Io avevo riposto il mio nella tasca dei jeans, al sicuro dal perderlo, o Melinda sarebbe stata capace di farmi orbitare fino in Madagascar, pur considerando che forse non sapeva dove si trovasse...
Brava, Mel, le dissi. Sapeva a cosa mi riferivo: le avevo detto che quando si orbitava, dovevano essere i grandi a decidere dove si andava, e non lei, orbitando tutti a destra e a manca.
La feci scendere e le diedi un buffetto sulla guancia. Mi guardai intorno. Da quando avevo il permesso di entrare lì, quel luogo mi aveva sempre dato una sensazione strana. Tutti quei libri, tutti quegli esseri magici e tutta quella... magia che aleggiava lì intorno non poteva far altro che... rabbrividire...
Era davvero una magia potente, quella che reggeva la Scuola...
Chissà come sarebbe stato imparare ad usare i miei poteri lì dentro, piuttosto che nascosto negli Inferi...
Di certo gli Anziani non l'avrebbero permesso... Un bambino che, in un momento di rabbia, è capace di sterminarli era un pericolo...
Mi venne un dubbio...
Gli Anziani non l'avrebbero permesso... Io dovevo avere circa 9 anni in quell'epoca...
I sensi di colpa per tutto il macello extra temporale iniziavano a farsi sentire... Magari era il momento giusto per risolvere tutta la questione...
Mi porti dal tuo papino? A piedi però!, dissi alla piccola sorridendole, e dimenticando per un secondo tutti quei pensieri...
