Holding on or letting go

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view post Posted on 24/7/2012, 12:51
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:LydiaMartin:
Sembrava essere trascorso un solo istante da quando se n'era andata via. Da quando aveva lasciato la sua casa, sua madre e suoi amici per scappare in Texas dai suoi nonni, senza tra l'altro averli avvisati del suo arrivo. Erano passati due mesi da quando quell'essere ripugnante aveva fatto crollare il suo mondo con una sola azione e ormai nei suoi confronti non provava più neppure tanta rabbia, solo una profonda compassione. Era legato quasi magicamente alla pessima persona che era e sebbene avesse cercato di cambiare nulla avrebbe potuto riscattarlo per ciò che aveva fatto. A nulla erano valsi i suoi tentativi di proteggerlo lasciandolo. A niente erano valse le lacrime di Jackson subito dopo che l'aveva stuprata. Non aveva parlato inizialmente, si era limitato ad osservarla con quei grandi occhi chiari ed i suoi non potevano non riempirsi di lacrime. Era stata dura, per entrambi forse, voleva credere che nonostante avesse abusato di lei avesse ancora una coscienza, ma lei non poteva nemmeno vederlo in faccia. Non era stranamente arrabbiata con lui, o meglio si lo era ma l'aveva perdonato, aveva bisogno di perdonarlo. Ne sentiva la necessità. Bisogno di pace, di calma, di conforto. D'un abbraccio familiare e di un sorriso. Per quanto detestasse ammetterlo gli mancava il ragazzo, gli mancava il vecchio Jackson, erano cresciuti praticamente insieme e le mancava come le mancava il respiro. Simbiotico era la parola giusta che potesse descrivere al meglio il rapporto che avevano prima che lui si trasformasse in un feroce stupratore perché umiliato a causa del suo rifiuto. Non poteva permettersi di vederlo, non doveva sapere che era tornata a San Francisco e soprattutto che una strizzacervelli le avesse proibito di vederlo, e lei come un'idiota temeva ogni giorno di più per la sua incolumità. Che lo arrestassero? Probabile. Che avessero deciso per lui di rinchiuderlo in qualche manicomio? Che fosse giudicato instabile mentalmente? Lei temeva, temeva ognuno di quei risultati. Temeva per lui e per se stessa. Era il suo primo anno all'università quello. Era stata ammessa al corso di laura in Medicina e Chirurgia e aveva scoperto di essere una Strega, per lei stava per iniziare una nuova fase della vita. Probabilmente avrebbe dovuto lasciarsi alle spalle alcuni avvenimenti spiacevoli che hanno caratterizzato la sua vita e ricominciare da ciò che di buono era riuscita a costruire, come le amicizie o lo studio. Non avrebbe destabilizzato nuovamente il suo animo. Non sarebbe fuggita dai suoi problemi rifugiandosi in Texas dai suoi nonni. Era stata dinanzi alla prigione, un solo passo in avanti e sarebbe stata al suo interno. Uno indietro ed avrebbe potuto lasciarsi tutto alle spalle. Aveva un groppo sullo stomaco che le impediva di parlare e cosi si voltò e si diresse in direzione del centro della città urtando di tanto in tanto qualche pedone. Erano sempre stati così tanti? Non ricordava tutta quella gente dall'ultima volta che si era recata in quella strada, si sentiva del tutto succube di quel luogo, priva di ogni difesa. Sospirò, entrando dentro da Starbucks. Sospirò ancora, sedendosi ad un tavolo vuoto. Avrebbe dovuto solo vederlo, ma in un certo senso era questo ciò che temeva.
 
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view post Posted on 24/7/2012, 13:03
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JOSHUA BYRON HOLLOW
Scheda pg Look at me now It's time to music


Mi alzai presto quella mattina, come accadeva spesso di recente. Schioccai le dita, aprii il palmo della mano e una sfera luminosa si creò a mezz'aria, lo richiusi sospirando. Pure quello, mancava solo la scoeprta di non essere umano per completare il quadretto della depressione. Cosa daivolo fosse quel potere non ne avevo idea, così come non avevo idea di cosa fossi io, un alieno ? tipo superman ? una sorta di mutante in stile X-men ? La cosa peggiore era il non sapere, insomma vivere senza sapere esattamente cosa sei, potevo essere una sorta di bomba ad orologeria, pronta ad esplodere, chi mi diceva che quella luce non emanava una radiazioen letale per gli altri ? insomma cosa avrei dovuto fare ? rifugiarmi in casa sotto el coperte tutto il giorno, ogni giorno ? no, non era decisamente da me. Avrei fatto finta di niente, cercando di vivere una vita quanto più normale possibile. Camminai cercando di schivare la mandria di passanti che quella amttina affollavano le vie della città. Entrai nello starbucks e mi fermaia guardare il tabellone. Alla fine presi un semplice cappuccino e una brioches. Mi sedetti in un tavolino vicino ad una ragazza. La fissai per un'istante prima di addentare la brioches e bere un sorso di caffè.

STARRING: Alex Pettyfer - CREDITS to danny, - DEDICATED to chià


« I think I'm adorable »

 
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view post Posted on 24/7/2012, 14:49
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:LydiaMartin:
Era incazzata nera con se stessa e anche con gli altri ma probabilmente non sarebbe stata Lydia Martin se non fosse stata incazzata con il resto del mondo e con ogni singolo essere vivente sulla faccia del pianeta. Se ne stava per i fatti suoi. Era una piuttosto solitaria da un pò di tempo a quella parte e stare con altra gente prettamente normale non la faceva sentire a proprio agio. Cominciava a sperimentare i propri poteri giorno dopo giorno e cominciava a credere di essere diventata una sorta di sadica autolesionista. Per riprendere un anello cadutole accidentalmente nello scarico del lavandino, ovviamente collegato al tritarifiuti, aveva immerso la sua mano all'interno di quest'ultimo prima che fosse troppo tardi al fine di recuperarlo. Le si erano spezzate tutte le dita, il dolore era stato lancinante, e quando aveva estratto la mano l'anello neppure riusciva a scorgersi in quell'involucro di sangue eppure il tutto si era rigenerato e la sua mano non era mai stata meglio. Si era anche pugnalata al torace con un coltello da cucina ma , quando aveva estratto la lama, la ferita prima che potesse accorgersene si era richiusa. Non poteva morire, era come se il suo potere potesse soggiogare la morte in ogni momento ed era forte in un certo senso ma per quanto sarebbe durato? In che modo sarebbe potuta morire in modo definitivo? Era forse immortale ora? A quelle domande non sapeva rispondere quindi si limitò ad ordinare un cappuccino e un muffin al cioccolato quando improvvisamente si rese conto di essere osservata da un ragazzo biondo nel tavolo accanto al suo. Che fosse stato un demone? Non poteva saperlo ma ad ogni modo la inquietava. Se vuoi posso regalarti una mia foto per Natale! gli disse con sarcasmo sorridendo tra se e se compiaciuta. Al mondo, secondo Lydia, vi erano due tipi di persone: i lupi e le pecore, quello che mangia e quello che viene mangiato. Non c'era bisogno di sapere a quale categoria appartenesse la signorina Martin.
 
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snowhite.
view post Posted on 24/7/2012, 15:38




:BillieJenkins:
San Francisco. Annunciò il pilota di bordo, dall'altoparlante dell'aereo. Così mi allungai verso il finestrino, fortunatamente quel posto era libero e il panorama era tutto mio. Nonostante l'altezza riuscivo a riconoscere da un grattacielo o un ponte il quartiere, e ogni luogo riconosciuto mi faceva venire alla mente un sacco di ricordi..belli e brutti. Ma ora non posso affatto essere depressa, sto tornando a casa!
Così sorridente, mi allacciai la cintura -il segnale luminoso mi ricordò di farlo- e tirai velocemente fuori qualche trucco giusto per darmi una risistemata, dopo qualche ora di sonno.
5 anni. Si esattamente 5 anni da quando sono partita per New York. L'anno seguente alla "Grande Battaglia", così gli esseri magici ogni volta la definiscono, è stato un anno come dire..particolare. La morte di mia sorella Christy, il riconoscere di essere stata illusa e raggirata contro le sorelle Halliwell..contro il Trio..fu quella goccia che fece traboccare il mio vaso. Mi fece sentire debole, quella sensazione. Debole ma furiosa con il resto del mondo..e subito ti frullano nella testa le solite domande "Perchè? Perchè io? Perchè io e mia sorella eravamo destinate a fare le stronze di turno?". Era destino che.. bla bla bla..la solita risposta alla solita domanda. E comunque, dopo quell'anno difficile mi trasferii a NY, la "Grande Mela", lì dove terminai i miei studi al College e lì dove la magia mi richiamò al mio destino, cioè Darryl. Chi l'avrebbe mai detto?! E lui che credeva di essere sfuggito dal mondo magico.
Scesi la rampa di scale, il vento mi diede il "bentornata", e subito corsi a prendere i vari bagagli e poi dopo un taxi. Quando però passai al vecchio Starbucks, luogo dove quasi ogni mattina ci facevo la colazione o mi fermavo con il mio portatile a fare chissà quale ricerca, fermai il mio taxista -tra parentesi..molto attraente- e lo pagai.
- Grazie mille! Alla prossima! - lo salutai allungandogli le banconote, scesi dall'auto e assieme al mio troller (fedele compagno di viaggio) entrai nel locale. Immediatamente, il proprietario mi riconobbe e corse a salutarmi - Oh, chi si rivede! Billie! Da quanto tempo? Pensavamo fossi scomparsa! Sai, abbiamo saputo di tua sorella..ce ne dispiace..ma comunque siediti pure..Qui sei sempre la benvenuta! - e mi abbracciò. Il solito invadente, ma sorrisi educatamente. - Grazie mille, John..di tutto..Ehm, dove mi posso sedere? - gli chiesi notando ogni posto occupato. - Te lo trovo io, bellezza. Seguimi.. - e così feci. Mi portò davanti ad una ragazza, mora molto bella e sembrava tutto tranne che tranquilla, stava guardando in malo modo il ragazzo lì al tavolo di fianco..oddeus, quanta magnificenza! Feci finta di nulla..- Non disturba vero? - chiese John, alla ragazza con tono retorico. Così leggermente imbarazzata mi sedetti, sorrisi alla mora e ordinai da bere - Portami pure un cappuccino..grazie di avermi ospitata..il locale è un po' affollato.. - dissi infine ,quando il proprietario si allontanò dal nostro tavolo, alla ragazza.
 
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view post Posted on 24/7/2012, 16:38
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:JoshByronHollow:
La ragazza parve piuttosto indispettita dalla mia fugace occhiata, infatti mi rispsoe a tono, neanche avessi fatto chissà cosa. uuu...ci siamo svegliate con la luna storta vedo... no grazie, ho un elenco di cose decisamente poiù desiderabili come regalo, senza offesta dissi alla ragazza in tono annoiato, l'unica cosa che volevo era finire in santa pace il mio cappuccino con brioches e andarmene in università, tutto qua, semplice, veloce e indolore, e via un'altra giornata dal calendario. Osservai che il cameriere si avvicinò con una ragazza bionda che fece sedere al tavolo con l'altra, mi scappò una risata. attenta...morde mi ritrovai a sussurrare divertito all'altra ragazza, poveretta, se si comportava con tutti come aveva fatto con me, non oso immaginare per quello come avrebbe reagito. Mi scappò l'occhi su un'articolo di giornale del tavolo accanto, cercai di leggerlo al meglio. Nella zona dove ero stato un paio di notti va era scoppiato un incendio, i pompieri hanno detto che non si sapeva come fosse stato appiccato, ma che i fili parevano fusi, come per un forte calore o energia. Dannazione era stata colpa mia forse, ero andato in quel vecchio magazzino epr provare un po' i miei poteri, ma era ancora tutto intero quando me ne sono andato, non c'era nemmeno una piccola scintilla. Tornai al mio caffè con sguardo turbato, robabilmente il mio repentino cambio d'umore non era passato inosservato dalle ragazze.
 
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view post Posted on 24/7/2012, 17:27
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:LydiaMartin:
Ok, era ufficiale, non avrebbe mai più messo piede in quello Starbucks finché avrebbe vissuto a San Francisco. Non solo era frequentato da villani che ti osservavano con insistenza anche il proprietario del posto era caratterizzato da un'invadenza inaudita. Non aveva nulla contro quella ragazza, neppure la conosceva, ma non era normale che qualcuno la facesse entrare e la facesse sedere al suo tavolo solo perché era da sola. Se lei avesse preso delle sedie per dei suoi amici? Se stesse aspettando qualcun'altro? Villani, ignoranti, plebaglia..ecco cos'erano!
No, si figuri non c'è problema la sua pupilla può sedersi tranquillamente disse al proprietario del posto sorridendogli con sarcasmo. Tanto i suoi soldi non li avrebbe più rivisti neppure in cartolina! Ora cosa avrebbe dovuto fare, fare amicizia con la tipa appena arrivata? Poteva essere un'idea ma lei preferiva fare amicizia in altri modi e soprattutto con persone che non le fossero state imposte. era un peccato perché sembrava anche una tipa apposto solo che la situazione non era delle migliori e quel viscidone al tavolo accanto non faceva nulla per migliorare le cose. "uuu...ci siamo svegliate con la luna storta vedo... no grazie, ho un elenco di cose decisamente poiù desiderabili come regalo, senza offesa" le disse di rimando dopo la sua affermazione. In realtà mi sono svegliata benissimo, sono le persone come te che contribuiscono a rendermi la Luna storta. Peggio per te comunque, dubito che qualsiasi altro regalo posso essere desiderabile quanto lo sono io ma non mi stupirei se una persona inquietante come te possa trovare desiderabile una bambola gonfiabile presa in un volgare sexy shop..senza offesa! disse di rimando mentre le sue labbra si incurvarono in un sorrisetto soddisfatto e sarcastico. Amava quando con le sue doti oratorie riusciva a mettere in difficoltà qualcuno. Mai lasciarsi ingannare dall'apparenza, Lydia poteva sembrare delicata quanto un fiore ma sapeva pungere peggio di un'ape. attenta...morde aggiunse in seguito il ragazzo rivolto alla biondina che si era seduta accanto a lei. Non dargli ascolto. Mi sta fissando da circa un quarto d'ora e probabilmente pagherebbe ad essere al tuo posto. Mai fidarsi di un uomo del genere soprattutto se mangia una Brioche disse con complicità rivolta verso la ragazza. Che gioco pensava di fare il biondino? In due minuti ,se solo avesse voluto, avrebbe messo tutti in allarme da Starbucks. A chi credeva avrebbero creduto alla povera ragazza molestata o al tizio solitario che beveva un cappuccino da solo in un tavolo isolato? Era diabolica quando voleva, ne era consapevole. "Grazie di avermi ospitata..il locale è un po' affollato.." le disse la ragazza mentre Lydia era intenta a specchiarsi con l'applicazione contenuta sul suo telefono cellulare. Lo specchio era qualcosa di eccezionale. Non sembrava avessi altra scelta ma comunque non c'è bisogno di ringraziarmi. Ne il tavolo ne tanto meno il locale mi appartengono. Ti confesso che mi piacerebbe possederli per mangiare schifezze ma ti garantisco che non sono di mia proprietà quindi diciamo che il caso è chiuso! concluse sorridendo sincera alla ragazza
 
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snowhite.
view post Posted on 24/7/2012, 17:47




:BillieJenkins:
Ok, qui la situazione si stava, caso strano, riscaldando. La mia solita intuizione non si era sbagliata, c'era già qualcosa che non andava..alla ragazza qui di fronte a me e al ragazzo -da urlo- al tavolo di fianco.
Non vi dico che reazione suscitò la storia del "regalo", battuta fatta dal ragazzo a lei. Si..come dire..non saprei neanche come definirla, soltanto sarcasmo e sarcasmo a volontà!
Attenta morde.. mi avvertì il bellissimo boy, in questo momento volevo prendere una vanga e scavare abbastanza in fretta. Anche se non conoscevo affatto la ragazza, prevedevo già urla e uno schiaffo in volo e la reazione fu: Non dargli ascolto. Mi sta fissando da circa un quarto d'ora e probabilmente pagherebbe ad essere al tuo posto. Mai fidarsi di un uomo del genere soprattutto se mangia una Brioche.
Rimasi in silenzio, un altro cameriere raggiunse il nostro tavolo e mi portò il cappuccino. - Grazie mille.. - gli risposi cordiale. Diedi un sorso e guardavo la ragazza e il ragazzo. Bene.
Lo devo ammettere, appena lei aprì le labbra per parlare dentro di me si accese la lampadina di "allarme pericolo". Oddio non sembrava affatto cattiva..però, non saprei..magari non era la sua giornata ottimale.
Non sembrava avessi altra scelta ma comunque non c'è bisogno di ringraziarmi. Ne il tavolo ne tanto meno il locale mi appartengono. Ti confesso che mi piacerebbe possederli per mangiare schifezze ma ti garantisco che non sono di mia proprietà quindi diciamo che il caso è chiuso! mi rispose riguardo al mio "ringraziamento di ospitalità".
Appoggiai il cappuccino in un modo forse un po' brusco, sospirando contando fino a dieci. Sapevo già che lo schianto al mio fianco stava già elaborando una risposta e quindi stavo iniziando già ad innervosirmi anche io. Odio stare in mezzo a queste dispute inutili, forse avrei reagito anche io in quel modo per i suoi motivi ma ora non me ne fregava un fico secco.
- Amici..allora, io non me la sento più di bere un cappuccino così buono e delicato in mezzo a voi due..quanti anni avete? Una ventina..eh? Sembrate due bambini..non mi interessa entrare nella vostra faccenda quindi non mi ci mettere in mezzo..grazie.. - dissi alla ragazza - ..e per favore, Tu..eh? - gli feci segno di tagliar corto. Mi alzai, afferrai borsa, cappuccio e troller e mi soffermai nuovamente sulla ragazza.. - Scusami, magari tu hai i tuoi problemi e un individuo del genere può disturbare la tua quiete interiore..ma comunque, fidati..i*******i di meno perché la vita è bella.. - dissi con un morso alla gola. Lo so, storia vecchia ma da quando è successo quello che è successo ci metto dando ad arrabbiarmi o irritarmi con qualcuno dopo quello che mi è successo.
- Con permesso.. - feci allo "Schianto" e andai nel tavolino in alto, attaccato alla vetrina, e mi appoggiai con i gomiti bevendo con una cannuccia il resto del contenuto del bicchiere. Adoravo guardare il sole sorgere fra i grattacieli di SF e osservare i vari look delle persone che passavano davanti al negozio. Sospirai, sollevata.
 
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view post Posted on 24/7/2012, 18:00
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:JoshByronHollow:
Non capii bene cosa fosse successo, sia perchè quell'irritante ragazzina al mio fianco continuava a sparare uan cazzata dietro all'altra. Dio se non stava zitta giuro che l'abbrustolivo qui seduta stante, capita l'autocombustione no ?? Però prima che potessi fare altro la biondina si alzò, leggermente scazzata per questa nostra disputa, certo aveva ragione , ma non avevo iniziato io e visto che la mora era una ragazza non avrei certo poututo prenderla a pungi, quindi mi limitavo a risponderle. Osservai la biondina spostarsi ad un altro tavolino. Non potei fare a meno di ridere. ok, bhe siamo bravi a far perdere la pazienza alle persone, comunque io sono Josh, ti chiedo scusa per prima, probabilemnte mi sono svegliato male io oggi dissi porgendogli la mano. Però poco prima di stringerla iniziò ad illumianrsi, dannazioen eprchè, mi pareva di controllarmi, quando la luminosità divenne troppo intensa da controllare ed ero certo che al ragazza l'avesse vista e anche la biondina, misi la mano nella tasca della felpa e con un scusa detto di fretta mi allontanai alal svelta in direzioen del bagno, poi entrai nella porta del bagno maschile, stando attento che non ci fosse dentro nessuno. Tirai fuori al mano dalla tasca e la osservai emanare una luce bianca abbagliante, non capivo il perchè, non aveva mai fatto cos', o almeno fino a quella mattina, mentre stava epr stringere la mano alla ragazza.

Edited by ¬Ðëan½ - 24/7/2012, 19:39
 
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view post Posted on 24/7/2012, 18:34
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:LydiaMartin:
"Amici..allora, io non me la sento più di bere un cappuccino così buono e delicato in mezzo a voi due..quanti anni avete? Una ventina..eh? Sembrate due bambini..non mi interessa entrare nella vostra faccenda quindi non mi ci mettere in mezzo..grazie..". Era ufficiale. La biondina era anche peggio del simpaticone al suo fianco, probabilmente le piaceva anche visto come lo guardava ma ad ogni modo esisteva al mondo gente con dei gusti discutibili. Se quella ragazza era amante dell'orrido non era affar suo. Non mi sembra che nessuno ti abbia messo in mezzo a nessuna faccenda comunque fa come vuoi, sinceramente non ti ho chiesto un giudizio sulla situazione che si è creata rispose a tono. Cioè prima ti fai scortare fino al suo tavolo, vicino a quello del ragazzo tra l'altro, come se fosse l'unico tavolo in tutto il locale e poi, non contenta, te ne vai ad un altro dicendo di non voler essere messa in mezzo. Ci si era messa da sola in mezzo, avrebbe potuto non avvicinarsi se odiava i climi di tensione tra persone. "Scusami, magari tu hai i tuoi problemi e un individuo del genere può disturbare la tua quiete interiore..ma comunque, fidati..i*******i di meno perché la vita è bella.." continuò la biondina. Ok cominciava a perdere la pazienza. Scusami tu ma come diavolo ti permetti di giudicarmi e di uscirtene con frasi fatte dal genere "la vita è bella"?. Io faccio ciò che voglio e mi inc**** quante volte voglio. Ho i miei problemi a cui pensare e tu pensa ai tuoi piuttosto. Sei qui da due minuti e tra l'altro ti permetti anche di offendere dandomi della bambina, ma ci conosciamo? le disse. Spiacente cocca ma non sei nella posizione più giusta per giudicare Lydia Martin. "Ok, bhe siamo bravi a far perdere la pazienza alle persone, comunque io sono Josh, ti chiedo scusa per prima, probabilmente mi sono svegliato male io oggi" le disse il ragazzo intervenendo a sua volta. Sospirò appena e gli rispose Già, probabilmente sono stata troppo suscettibile. Io sono Lydia e sono mortificata per prima, davvero!. successivamente giurò di aver visto la mano del ragazzo illuminarsi. Che cos'era quella luce? chiese incredula e subito vide il ragazzo correre in direzione del bagno maschile. Che fosse stato un demone? Bene era arrivato il momento di prenderlo a calci. Lasciò di corsa il tavolo raggiungendo la porta del bagno maschile. Non riusciva a credere di dover entrare in un luogo simile ma non aveva altra scelta. Spalancò la porta e una volta dentro si guardò attentamente attorno. Dove diavolo si era nascosto?
 
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snowhite.
view post Posted on 24/7/2012, 19:16




:BillieJenkins:
rda, non volevo assolutamente scendere al livello di quella ragazzina anche perché stavo resistendo con tutta la calma possibile nell'andare a darle uno schiaffo dritto in faccia. Ma come si permetteva? Con tutta quella presunzione..neanche l'avessi mandata a quel paese.
- Ma per favore.. - dissi contro il vetro, mordendomi le labbra per non continuare. Non era affatto il caso. Poi mi girai, guardai che il ragazzo andò a chiederle non so cosa..ma capii dal labiale che si scusò. Almeno non era deficiente. Si chiamava, Josh, se non sbaglio e lei..Lydia. Un nome, un programma.
Mi girai, volendo guardare divertita la ragazza ma un particolare attirò l'attenzione. La sua mano si illuminò ed emanare una luce che notai Lydia socchiudere, addirittura, gli occhi da quando era bianca. Doveva essere uno stregone e dallo suo stupore non succedeva spesso quella cosa sulla sua mano.
Subito, corse verso i bagni e così fece anche la ragazzina.
Oddio, no..lei no! Avrebbe scoperto il suo segreto. Così lasciai lì il tutto -tranne la borsa- e li seguii, la vidi anche entrare dentro - perfetto.. - borbottai sperando che non ci avesse visto nessun'altro.
Così entrai anch'io. - Scusa ma sarebbe meglio che tu uscissi..non si sente bene.. - l'avvisai, mentre lo cercava, con preoccupazione per Josh. - Scusami per prima..ma mi potresti andare a chiedere delle bende al proprietario? - le chiesi gentilmente, inventandomi qualche affare da affidarle.
 
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view post Posted on 24/7/2012, 19:21
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:JoshByronHollow:
Cercai di concentrarmi epr fermare la luce, ma essa continuava imperterrita a fluire dalle mie mani. Ero chiuso nel bagno, quando sentii la porta aprirsi e il taccol di una donna entrare, doveva essere Lydia, perchè non era rimasta li seduta al suo posto ? poi si aggiunse un'altra voce. Era l'altra ragazza di prima, si chiaamva Billie mi pareva, insomma il proprietario del negozio l'aveva chiamata così. La bionda aveva detto a Lydia di uscire per darmi tregua e chiedere delle bende al proprietario. perchè invece non uscite entrambe, stò bene, ho solo, bisogno di un'attimo di tregua dissi concentrandomi, ma ormai la luce era intensa e si poteva tranquillamente vedere anche da chi stava fuori dal gabinetto. Cosa potevo fare, avrei potuto correre fuori sperando che non si ricordassero bene di em e facessero un pessimo identikit alla polizia, non avevo voglia di finire su un tavolo per essere vivisezionato da qualche scienziato folle.
 
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view post Posted on 24/7/2012, 19:31
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:LydiaMartin:
La biondina, quella Billie la raggiunse subito nel bagno degli uomini, a quanto pare non voleva proprio che il ragazzo restasse solo con lei. Non si rendeva conto che era ridicola? Dava a lei della bambina ma era il classico esempio di "bue che dice cornuto all'asino". La sua cottarella adolescenziale per un ragazzo appena incontrato era a dir poco patetica. Non aveva una vita sessuale molto attiva a quanto sembrava. Scusa ma sarebbe meglio che tu uscissi..non si sente bene.. le disse. Dio quanto non la sopportava, era il genere di ragazza con cui al liceo neppure avrebbe mai parlato. Scusa ma sarebbe meglio che uscissi tu.. da quando sei una crocerossina? Io studio Medicina quindi se non si sente bene credimi che sono la persona più indicata per assisterlo, al contrario di qualcun'altro. disse rispondendo con un tono di saccenza alla ragazza. Si permetteva anche di dirle cosa avrebbe dovuto fare, roba da matti. Sapeva tenere a bada quella situazione. Se il ragazzo fosse stato un demone lo avrebbe affrontato ma per quanto desiderasse che lui non lo fosse da un lato desiderava che spaventasse a morte quell'antipatica e la facesse scappare via. Era insopportabile e anche invasiva per giunta, un'accoppiata che non riusciva proprio a tollerare. "Perchè invece non uscite entrambe, stò bene, ho solo, bisogno di un'attimo di tregua" disse poi il ragazzo all'interno di uno dei gabinetti. Avanti esci di li..fammi dare solo un'occhiata magari posso aiutarti disse in seguito al ragazzo avvicinandosi alla porta.
 
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snowhite.
view post Posted on 24/7/2012, 20:20




:BillieJenkins:
La simpaticona così mi rispose..Scusa ma sarebbe meglio che uscissi tu.. da quando sei una crocerossina? Io studio Medicina quindi se non si sente bene credimi che sono la persona più indicata per assisterlo, al contrario di qualcun'altro.
Sbuffai, quanto odiavo persone come lei. Era così carina, ma nel relazionarsi era altro che carina. Così le risposi a tono - E tu cosa ne sai di cosa mi occupo? Sentiamo! E comunque, sentiamo visto che sei di Medicina..cosa pensi che sia? Eh? Sentiamo! - e misi le braccia conserte pronta a qualsiasi delucidazione in campo "medico".
Poi la vidi avvicinarsi alla porta del gabinetto, da sotto si poteva ben vedere che la sua mano emanava ancora della luce. Così subito dopo che Lydia gli disse Avanti esci di li..fammi dare solo un'occhiata magari posso aiutarti ed io - Josh, fidati..io so cosa ti sta capitando..ci sono passata anche io..esci e ti posso spiegare tutto..ma prima di tutto, calmati..concentrati e respira a fondo. Più sei in ansia o sotto stress.. - guardai la ragazza -..quella luce..non va via..respira ed espira..concentrati..- si ormai, il gioco è fatto. Lydia avrebbe chiamato sicuramente la polizia e avrebbe rivelato ogni cosa ma ora non mi importava, un problema alla volta.
- Allora come ti senti, Josh? - chiesi con voce fiduciosa.
 
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view post Posted on 25/7/2012, 00:29
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:JoshByronHollow:
Le due erano ancora prese a litigare. ragazze potreste continuare al conversazione fuori di qui....grazie sibilai cercando di mandarle, fuori, una voleva aiutarmi con la medicina, tempo sprecato, l'altra invece diceva che c'era già passata. si...vabbè ne dubito seriamente dissi però facendo come aveva detto lei, fingendo che non ci fossero e respirando, cercando di calmarmi. Aveva anche nominato al luce ceh emanavo dalle mani...quindi sapeva già che c'era qualcosa di diverso in me. come mi sento ??... in questo moomento non particolarmente calmo dissi di nuovo sibilando, però questa voltà sembrò andare meglio, lentamente la luce si affievolì, fino a sparire. Rimasi ancora li per un istante, poi aprii lo sportello del gabinetto e uscii fissando el due ragazze epr poi dirigermi verso Billie a passo veloce, parandomi davanti a lei. in che senso ci sei già passata ? cosa intendevi ? cosa mi succede ? dissi poi in tono di uno che non chiedeva risposte, le imponeva.
 
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view post Posted on 25/7/2012, 14:08
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:LydiaMartin:
"E tu cosa ne sai di cosa mi occupo? Sentiamo! E comunque, sentiamo visto che sei di Medicina..cosa pensi che sia? Eh? Sentiamo!" le disse Billie. Ma sei davvero cosi idiota di tuo oppure ci fai anche uno sforzo? Come posso sapere di cosa si tratta se non esce dal gabinetto. Tu e la furbizia non credo proprio che andiate di pari passo. Quasi quasi formulo una diagnosi alla porta, sai com'è sembra sbiadita la verniciatura le rispose per poi rivolgerle un sorrisetto sarcastico. Era davvero un geniaccio la bionda. "Josh, fidati..io so cosa ti sta capitando..ci sono passata anche io..esci e ti posso spiegare tutto..ma prima di tutto, calmati..concentrati e respira a fondo. Più sei in ansia o sotto stress..quella luce..non va via..respira ed espira..concentrati.." continuò Billie. Ah davvero ci era capitata anche lei? Le si erano illuminate le mani in passato? Dubitava che potesse essere una demone quell'antipatica e ad esser sincera dubitava perfino che potesse essere una Strega. Insomma..lei era una strega, una strega era diversa..era tosta. Una strega non si limitava a dirgli "Respira", poteva consigliarle una seduta di Agopuntura se proprio avesse voluto farlo rilassare. Roba da non credere. Più passava del tempo accanto a quella ragazza più desiderava ardentemente che il ragazzo si trasformasse in qualcosa di demoniaco e l'aggredisse. Avrebbe dovuto per forza considerarla un'innocente? Per lei avrebbe fatto volentieri uno strappo alla regola, lasciandola sbranare. Poi ascoltò la ragazza parlare della luce, l'aveva vista anche lei a quanto sembrava ma prima che potesse anche semplicemente chiederle dei chiarimenti Josh uscì dal gabinetto, le fissò entrambe e poi si rivolse a Billie in tono minaccioso. Perfetto ci mancava soltanto che ora la uccidesse, se il ragazzo era un demone avrebbe assistito ad un omicidio. Sono sicura che lo ha detto solo per farti sentire meglio, non intendeva dire nulla. Non è cosi Billie? disse cercando di salvare la biondina da quella situazione. Chi glielo aveva fatto fare!
 
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