And if it’s going to be a rainy day there’s nothing we can do to make it change

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view post Posted on 27/7/2012, 16:11
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:LydiaMartin:
Quando sua madre le aveva chiesto con insistenza se volesse davvero diventare un cardiochirurgo, avendole ripetutamente illustrato tutti i lati negativi di tale professione, Lydia aveva continuato testarda per la sua strada a dire "Si, voglio davvero diventare un medico". Non le importava quanti sacrifici avrebbe dovuto fare, quanto avrebbe dovuto studiare o altro, voleva assolutamente diventare un medico affermato, il migliore a San Francisco, aiutare le persone in modo concreto e salvare delle vite umane. Al liceo era sempre stata la ragazza più intelligente della sua classe con una forte tendenza a comandare, ad essere una vera leader. La consulente scolastica della sua scuola parlando ad un colloquio genitori - insegnanti disse a sua madre perfino di voler conoscere il suo QI in quanto Lydia fosse assolutamente una studentessa brillante e mirante ad eccellere in ogni cosa. Nonostante si potesse pensare che la sua vita fosse perfetta quest'ultima non lo era affatto.
Non aveva assolutamente idea che "avrai davvero poco tempo libero a disposizione" voleva significare davvero avere poco tempo libero. Pensava che sarebbe stato difficile uscire con gli amici la sera per andare in qualche discoteca ma non avrebbe mai immaginato che a stento riusciva a stare a casa a guardare un semplice film. Quando le sue lezioni massacranti terminavano, tutto ciò che voleva fare era immergersi nel suo lettone e dimenticarsi di tutto ciò che aveva trascorso dormendoci sopra.
Appena scopriva di avere più di poche ore libere, non esitava a indossare qualche abito sportivo ed uscire, diretta chissà dove, ma almeno libera di correre e sfogare lo stress accumulato. Ed era proprio ciò che stava facendo in quel momento. Sapeva che forse si sarebbe dovuta concentrare maggiormente sul fattore "Magia" ma non aveva resistito alla tentazione di fare Jogging con il lettore mp3 legato al braccio, che le donava per giunta un'aria di estrema professionalità.
Si sorprese di quanto riuscisse a tenere il suo passo iniziale, dato che era da più di tre mesi che non correva veramente; si stava proprio concentrando su questo, regolando il respiro e controllando i chilometri fatti, quando si accorse troppo tardi si essere diretta proprio verso un mucchio di tubi di ferro, che probabilmente dovevano servire per i lavori che si stavano svolgendo a pochi metri di distanza: uno degli aspetti caratteristici di San Francisco era la costante presenza di lavori, ovunque e ad ogni ora del giorno e della notte.
Per schivarlo, ed evitare così di rompersi una gamba - ripeto, se n'era accorta ovviamente troppo tardi, ma la sua mente da medico, preparata a tutto, le aveva ricordato che era ancora capace di saltare - saltò a destra, ma appoggiò male la caviglia, che non si fece nulla, cadendo sul gomito destro, che invece si sbucciò, letteralmente.
Controllò il resto del corpo, nonostante sentiva il gomito bruciare e il sangue scorrere lungo il braccio; sospirò, un po' sollevata nel vedere che il resto del suo corpo era in perfetta forma, ed estrasse un fazzoletto dalla tasca degli shorts, cercando di asciugare come meglio poteva il sangue. La ferita non era profonda, ma estesa, e la pelle era stata parecchio grattata: sarebbe stato un casino tornare a casa, anche perché era a piedi e non aveva soldi per un taxi. E medicarsi da sola non le sembrava possibile, ora come ora.
Chiuse gli occhi, facendo pressione e mordendosi il labbro per il fastidio che ciò le procurava ma sola allora il suo potere si manifestò. Ben presto la sua ferita si rimarginò completamente e il suo gomito tornò praticamente come nuovo. Questi si che erano i lati positivi dell'essere una Strega che tra l'altro aveva la facoltà di rigenerarsi. Osservò compiaciuta il proprio gomito per poi tornare nuovamente a correre. La giornata non era delle migliori però, ben presto dei nuvoloni neri oscurarono il sole, e una leggera pioggia cominciò a scendere su San Francisco. "Maledizione" pensò istintivamente. Aveva bisogno di trovarsi un riparo al più presto, visto che non aveva un ombrello, e cosi si guardò attorno speranzosa.
 
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view post Posted on 2/8/2012, 17:57
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:DavidGray:
Quella mattina il cielo prometteva pioggia, eppure non potevo restarmene rinchiuso in casa, dopo l'ennesimo ripasso di incantesimi e demoni sul libro delle ombre avevo bisogno di respirare aria fresca. Così uscii di casa, prendendo un ombrellino, uno di quelli piccoli che a già facevano fatica a coprire una persona. Orbitai nel parco, nascosto da occhi indiscreti e iniziai a camminare rilassto, con passo lento e tranquillo. Facendo un po' il punto della situazione. Derek stava alla grande al momento, non aveva problemi e avrei dovuto vedermi con lui venerdì sera, così gli avrei presentato anche Lydia, visto che entrambi avevamo delle lezioni in comune durante le pause avremmo potuto pranzare insieme. Mentre riflettevo avvertii qualcosa di familiare, un'aura che già comoscevo, dal tipico cipiglio deciso e insistente, si non potevo sbagliarmi, era l'aura di Lydia. La seguii e prima di poterla raggiungere iniziò a piovere, aprii così l'ombrello per coprirmi, dannato ombrello, sarebbe servito a poco per due persone. Cercai di seguire l'aura a ritroso per trovare Lydia ed ecola li, sul marciapiede che si guardava intorno sperduta. La chiamai con un fischio ehi atleta...dimenticato l'ombrello ? dissi divertito.
 
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view post Posted on 2/8/2012, 18:40
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La mia mente si perse tra i colori, gli ombrelli, il vociare, le vicende. Un bambino che buttava via una carta di caramella, una ragazza che si chinava a raccogliere le chiavi di casa, un vecchio che parlava animatamente con un uomo di mezza età, probabilmente suo figlio. Una madre con in braccio una bambina dai lunghi riccioli biondi si sedette accanto a me, ma io non mi voltai e non le sorrisi, rimasi ferma a sguardo sostenuto. Quando questa si alzò, lasciando posto ad un uomo d'affari e questo sparì imboccando il treno successivo, capii che nessuno aveva visto la sua ferita al gomito rimarginarsi. La non curanza della persone del luogo non la tranquillizzò, anzi, contribuì ai battiti accelerati del suo cuore. Aveva paura che qualcuno potesse vederla, temeva che qualcuno scoprisse il suo segreto. Sbuffò, un mozzicone di sigaretta cadde vicino al suo piede, lo guardò spegnersi prima di sentire un fischio in lontananza.
Chi era ora ? Nel voltarsi poi vide la sagoma di David osservarla mentre tra le mani stringeva un piccolo ombrello. Cambierai mai David Grey? chiese con un accenno di tenerezza, voltandosi lentamente verso di lui. La sorprese vederlo. Sillabò il suo nome con un velo d'importanza, sottolineando mentalmente il fatto che mai avrebbe potuto confonderlo con altre persone, e davanti ai suoi occhi viola trasse un lungo respiro. Si calmò immediatamente, fermandosi a specchiarsi nei suoi tratti decisi e nei suoi sorrisi accennati. I capelli le cadevano scoordinati ai lati del viso, erano bagnati, e abbinati alle lievi goccioline che le percorrevano parte del viso, si poteva intuire che avesse camminato sotto la pioggia . Nessuno li stava guardando, eppure sentiva un pizzicore di disagio bruciarle dentro. Finse di essere a suo agio, passandosi le mani tra i capelli e donando al ragazzo un grande sorriso.
Già, a dire la verità non ho proprio preso in considerazione il meteo alla televisione. Con tutta questa storia della magia l'unico programma che guardo è Tashmine la sensitiva rispose raggiungendolo per poi obbligarsi a riacquistare una dignità: posò l'ipod in tasca, raccolse la borsa dalla panchina e si fermò a guardarlo. Erano giorni che non si vedevano e quasi aveva dimenticato la tonalità di viola che caratterizzava i suoi occhi. Come mai da queste parti? chiese successivamente stringendosi nelle spalle.
 
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view post Posted on 2/8/2012, 18:53
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Sorrisi quando vidi il suo volto distendersi riconoscendomi e alle sue parole scossi leggermente la testa divertito sillabando, no, mai. Ero certo che mi avesse capito anche se era ancora distante da me. La raggiunsi e le feci un po' di spazio sotto l'ombrello, era sempre sorridente e carina, anche baganta come un pulcino. male, sempre guardare le prevision del menteo, San Francisco è alquanto mutevole in fatto di clima dissi con un sorriso per poi attaccarmiq uasi a lei per stare sotto al piccolo ombrello. oh avevo bisogno di un po' di aria fresca...dopo un'intensa sessione di studio di magia dissi iniziando a camminare accanto a lei, il cielo andava rapidamente coprendosi, e l'intensità della pioggia andava via via aumentando.
 
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view post Posted on 2/8/2012, 22:58
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Peccato! disse sorridendo per poi occupare abusivamente dello spazio sotto il suo ombrello visto che il ragazzo le aveva concesso un pò del suo spazio. Francamente credeva che stando in due sotto quel piccolo ombrello destinato ad una sola persona si sarebbero bagnati maggiormente ma per lo meno non sarebbe stata la sola ad avere l'aspetto di un pulcino categoricamente bagnato. Almeno oggi sei reperibile per lo meno, ma dove sei orbitato per tutto questo tempo? Sai da quanto tempo è che aspetto una tua chiamata per allenarmi? disse successivamente. Non lo vedeva da... tanto tempo. Insomma, insieme avevano combattuto un demone e per una settimana intera si erano concentrati sull'addestramento. Aveva imparato a memoria le proprietà curative di alcune piante considerate magiche, sapeva preparare una discreta pozione esplosiva da usare contro i demoni e in due vicoli oscuri aveva salvato due prostitute innocenti dalle grinfie di alcuni demoni cacciatori. Si, si era data da fare ma poi David era sparito misteriosamente e con lui anche l'azione. Aveva cominciato ad apprezzare il fatto di essere una strega, si sentiva potente, inarrestabile e poi la caccia ai demoni era meglio di un videogame. Aveva connesso un cristallo ad un localizzatore GPS e praticamente le bastava connettersi in rete dal suo portatile per stanare un demone e soccorrere un innocente in pericolo.. geniale, no? male, sempre guardare le previsioni del meteo, San Francisco è alquanto mutevole in fatto di clima disse il ragazzo in seguito. Già, me ne sono accorta, risparmiami almeno la predica visto che sono bagnata dalla testa ai piedi e per di più mi ero anche ferita ad un gomito scivolando a terra. rispose. Benedetto potere della rigenerazione cellulare, sarebbe stata persa senza di lui, specie perché era un impiastro e non stava mai attenta a dove metteva i piedi. Oh avevo bisogno di un po' di aria fresca...dopo un'intensa sessione di studio di magia rispose il ragazzo in seguito e non pote fare a meno di ridere. Sei incredibile sai? Io non sò nemmeno se passerò il test di Istologia la prossima settimana e tu ti interessi esclusivamente della magia. E'...esilarante! aggiunse sorridendogli. Avrebbe tanto voluto essere come lui, non spensierata, semplicemente con altre priorità ma non poteva permettersi di pensarla in quel modo. Avrebbe dovuto trovare un equilibrio tra il suo essere Lydia e il suo essere Lydia la strega.
 
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view post Posted on 2/8/2012, 23:26
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:DavidGray:
Ah scusa scusa, sono imperdonabile, ma sono stato dietro ad un demone che... bhe ha rischiesto più tempo del previsto dissi sorridendole, in effetti avevo ancora in sospeso una lezione o due di magia che avrei sicuramente dovuto insegnarle al più presto. Allora facciamo così, se non hai da fare, oggi pomeriggio orbito da te e teniamo la lezione a casa tua che dici ? ti inviterei da me ma la mia sorellina non ti darebbe tregua, e nememno i miei fratellini dissi riflettendo divertito su cosa avrebbero combianto con Lydia nei paraggi. poi tornai a sorridere, bhe colpa tua, non hai un app per quello, oggi c'è un app quasi per tutto sul cellulare dissi divertito. La osservai nuovamente per poi fissare il cielo uggioso e con nuvole gonfie di pioggia. se hai bisogno posso passare a studiare da te tutta al notte, faremo lezione di magia e ci prepariamo anche per l'esame e nel mezzo mangieremo cibo d'asporto vedendo un film dissi lanciando li la proposta.
 
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view post Posted on 3/8/2012, 20:50
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"Ah scusa scusa, sono imperdonabile, ma sono stato dietro ad un demone che... bhe ha rischiesto più tempo del previsto" le spiegò brevemente. Capisco, spero almeno che tu lo abbia eliminato. Ha fatto saltare le mie lezioni di magia e di conseguenza l'eliminazione era obbligatoria, non solo necessaria disse sorridendogli per poi sistemarsi al meglio sotto quel piccolo ombrello che cercava a stento di coprire le teste di entrambi i ragazzi. Sicuro che non ti dia fastidio "ospitarmi" qui sotto? Non bagnarti per me, tanto più bagnata di cosi non fa differenza aggiunse in seguito mostrando i suoi vestiti bagnati. Si sentiva un pò di intralcio, David aveva con se l'ombrello per evitare di bagnarsi e non trovava giusto che si bagnasse a causa sua che l'aveva dimenticato. "Allora facciamo così, se non hai da fare, oggi pomeriggio orbito da te e teniamo la lezione a casa tua che dici ? ti inviterei da me ma la mia sorellina non ti darebbe tregua, e nemmeno i miei fratellini" aggiunse in seguito. Per quanto mi riguarda puoi venire anche subito da me. Devo cambiarmi assolutamente e poi io vivo praticamente da sola. Mio padre è a Londra in trattativa per un nuovo studio legale e poi..sta divorziando da mia madre, che invece è in una clinica privata, quindi puoi venire tranquillamente spiegò. Le avrebbe fatto piacere avere un pò di compagnia. Di tanto in tanto passava a trovarla Derek, il suo migliore amico di infanzia, ma quest'ultimo non sapeva cosa fosse accaduto ai suoi genitori, di conseguenza quando suonava alla porta per vedere come stesse Lydia quest'ultima affermava con convinzione che i suoi genitori non fossero in casa, che fossero al lavoro o nella migliore delle ipotesi che fossero partiti per il week end. Non parlava spesso della sua famiglia, . Erano molto ricchi ma in genere, per ciò che era accaduto loro, erano stati molto sfortunati. Era stato un caso che si fosse confidata con David circa la sua situazione familiare ma ad ogni modo era felice di averlo fatto, la faceva sentire sollevata. Lei sapeva badare a se stessa o comunque aveva imparato a farlo per necessità e non si vergognava a dire di essere una persona indipendente e al tempo stesso forte. "Se hai bisogno posso passare a studiare da te tutta al notte, faremo lezione di magia e ci prepariamo anche per l'esame e nel mezzo mangieremo cibo d'asporto vedendo un film" sorrise ascoltando quelle parole. Ok per lo studio magico, ok per la preparazione all'esame e ok per il film ma per il cibo puoi scordartelo un invito,anzi consideralo revocato visto che non ho intenzione di diventare una balena concluse sorridendogli. Prendiamo la metro o ci orbiti tu? chiese infine mostrando lui due biglietti per la metro. Non tutti sapevano orbitare, di conseguenza lei si arrangiava diversamente quando la sua macchina era dal meccanico per una revisione al motore.
 
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view post Posted on 4/8/2012, 18:57
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:DavidGray:
ovvio, un demone che intralci il cammino di Lydia Martin è un demone morto dissi con un sorriso cercando di tener sotto entrambi a quel piccolo ombrello, ancora per poco comunque, avrei orbitato entrambi alla prima occasione. La sua situazione familiare mi fu più chiara, anche se già sospettavo qualcosa di simile dai nostri precedenti incontri.mmm ok, bhe allora possiamo andare già adesso, mi asciugherò con qualche incantesimo dissi con un sorriso per distrarla e cancellare i pensieri che dalla sua espressione probabilmente le affollavano la mente. ok, niente cibo spazzatura, cucineremo noi, mia madre è fissaat col cibo, ha pure un ristorante, quindi qualcosa so, preparati a gustare qualche piatto alla David dissi con un sorriso prima di fermarci sotto ad un albero, la pioggia stava diventando decismaente forte. bhe non ha senso prendere la emtro quando puoi sfruttare la Darklighter orbitline dissi per farla sorridere, poi facendo attenzione a non essere visti ci spostammo dietro all'albero e mi concentrai orbitando a casa di Lydia.

 
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