Lydia Martin

"Mi sono fratturata ogni singolo osso del corpo. Mi sono pugnalata al torace, mi sono buttata da 25 metri di altezza e non ho neanche un graffio, come me lo spieghi?? Chi sarei io, una cavia o un fenomeno da baraccone? Le alternative non sono molte. Voglio essere normale, che c'è di sbagliato?"

Lydia Martin

Voce by Chiara Gioncardi

۞ Nome e cognome: Lydia Deriva dal nome greco Lydia, etimo etnico che significa «donna abitante della Lidia». Nella mitologia, Lydia era figlia di Giove e moglie di Menfi. Questo romantico nome di fanciulla, lo si incontra di frequente nelle odi e nei poemi degli antichi poeti latini, che con questo pseudonimo cantavano la loro donna amata. L’onomastico viene tradizionalmente festeggiato il 3 agosto, in ricordo di Santa Lydia, venditrice di porpora a Filippi, nella Macedonia, che prima fra tutti gli abitanti della sua città credette al Vangelo. Patrona dei malati di tumori, della Teologia e dei tintori. Accanto al suo nome di battesimo si posizionava in seguito il suo cognome, o meglio , il cognome di suo padre. Martin, era questo il cognome che le era spettato – perché esattamente come il nome non aveva avuto alcuna voce in capitolo – un classico cognome americano che non significava nulla degno di nota. In passato i suoi antenati si erano stanziati a Salem in seguito ad una consistente ondata migratoria dovuta alla grande depressione e lì avevano fatto fortuna facendo leva sull’attività mineraria. Ad esser sincera non aveva mai saputo quale fosse il loro cognome reale ma aveva sempre saputo che questi avevano cambiato il loro cognome originario in Martin nel momento in cui si trasferirono a San Francisco. Divennero ricchi, certo, e in parte Lydia sarà loro sempre riconoscente per il tenore di vita che le hanno inconsapevolmente concesso di avere.


۞ Identità : Strega, da poco a conoscenza della propria identità. Fu subito consapevole del fatto che in lei si stesse verificando un cambiamento ma non fu in grado di comprendere da subito ciò che le stesse accadendo e soprattutto di che genere di cambiamento si trattasse. Il potere di Lydia è la rigenerazione cellulare spontanea: le sue cellule sono in grado di rigenerarsi ed è quindi in grado di procurarsi qualunque tipo di ferita o frattura senza rischiare di morire. Lydia è dunque una "Strega Buona" ovvero un essere mortale nel cui corpo scorre del sangue magico. Il suo compito è quello di tutelare gli innocenti e di salvare le loro vite da eventuali demoni del sottosuolo. Le sue azioni sono orientate principalmente al bene e per imparare a crescere come Strega le è stato assegnato un Angelo Bianco. L'infrazione delle regole può comportare la perdita dell'Angelo Bianco e spesso la corruzione da parte delle forze del male. Non le è concesso, utilizzare i propri poteri per ottenere dei benefici personali.
E' in grado, infine, di formulare potenti incantesimi e sa preparare varie pozioni, utili per difendersi da eventuali attacchi demoniaci.




۞ Età, data e luogo di nascita :

Lydia è nata il 26 maggio del 1992 ed ha vent'anni. E' nata e cresciuta a San Francisco ed è di conseguenza di nazionalità americana. Secondo quanto le è stato raccontato dai suoi genitori la sua famiglia ha sempre vissuto in quella zona ma nell'epoca dell'avvento dell'industrializzazione e successivamente della grande depressione parte della sua famiglia residente a Salem si era trasferita a San Francisco per accrescere la propria fortuna nel campo finanziario e amministrativo. Gli Stati Uniti avevano sempre affascinato le masse di giovani imprenditori desiderosi di arricchirsi e di conseguenza i Martin non potevano essere da meno. Lydia adora San Francisco e sinceramente non si sarebbe vista in nessun'altra parte del mondo che fosse diversa dalla sua città originaria quindi in un certo senso era stata una fortuna quella di essere nata in America e per la precisione a San Francisco. Amava i ritmi frenetici della sua città e soprattutto la gente che la popolava e che contribuiva a renderla la spettacolare metropoli californiana che era.


۞ Professione : Lydia è una studentessa a tempo pieno. Deve solo conseguire la laurea in medicina per diventare qualcosa che si avvicini ad un medico. Sogna di diventare un cardiochirurgo,di sicuro non si sarebbe occupata di Pediatria. Cardiochirurgia è sexy. È come i marines. È da macho. È ostile. È da duri. Pediatria è per quelle che ancora vivono con i genitori e per di più non fanno sesso, di conseguenza è ovvio che curino i bambini altrui, perché sono consapevoli che trascorreranno molti anni prima che possano avere dei figli loro.


۞ Aspetto fisico :

Lydia è ovviamente una bella ragazza, anche se lei fisicamente si vede solo straordinaria,fantastica,pazzesca e strepitosa. E' un tipo di bellezza esuberante e particolare, un po' grezza nella sua interezza, che salta subito all'occhio a partire dai lunghi capelli rossi. Ha gli occhi grandi con un taglio decisamente felino, sono di un bel verde intenso e quasi magnetico. Il naso dritto e ben definito insieme allo sguardo sempre un po' arrogante e distaccato, le da quell'aria da eterna snob che rispecchia molto il suo carattere. Ha le labbra molto carnose, tanto che molti credono che siano ritoccate dal chirurgo plastico, al contrario sono totalmente naturali. Tanto quanto è bello e magnetico il suo viso, lo stesso vale per il fisico...è alta circa 1.75 m è anche molto magra e slanciata con un seno prosperoso, unica parte su cui ha messo le mani il chirurgo, merito di un regalo del suo ex ragazzo. Ha la pelle chiara, non cadaverica come quella di una bambola di porcellana, lei è meravigliosa nel suo insieme ed incarna un prototipo di bellezza reale e tangibile,per intenderci per nulla "finta" o stereotipata.


۞ Carattere :

Piena d'amore, cordialità e buoni propositi... solo quando dorme! Ed è davvero una persona irritante, provare per credere. Piena di quella spocchia e quel fare da snob di chi è cresciuta senza privazioni, Lydia non ha,dubito, mai aspettato molto per ottenere le cose. E' proprio una ragazza che non sa aspettare, la meritocrazia non esiste nel suo vocabolario semplicemente perché c'è un distacco netto tra lei e gli altri: lei le cose se le merita, gli altri no. Molto semplice. Crede all'astrologia e molto spesso la si vede leggere oroscopi: è Gemelli ascendente Cancro e questo spiega praticamente tutto di lei. Adora gli imprevisti quando è lei a provocarli, le avventure se è lei che le organizza e l'amore quando è lei a comandare, le caratteristiche dei segni la definiscono un'eccellente amante con la tendenza a tradire. L'ascendente del Cancro le conferisce una particolare sensibilità... che la fa diventare dannatamente irascibile e intrattabile! E' una stronza col tatto di un canguro in una cristalleria e gode nel vedere le facce schifate dei moralisti e perbenisti, che a suo parere non sono altro che gentaglia che proprio non sa perdere. In fondo, se in guerra e in amore tutto è lecito, perché nelle discussioni si dovrebbe evitare di toccare “certi argomenti delicati”? Tutto è buono per annientare il contendente, anche magari ricordargli che la madre è morta prematuramente e ormai è solo al mondo con quell'ubriacone del padre. In fondo, direbbe Lydia, non l'ha mica ammazzata lei la madre!


۞ Ama e odia :

Ama.
Ragazzina viziata incredibilmente legato ai beni materiali, che possiede in abbondanza. Senza denaro sarebbe persa. Ama il lusso, sfacciato e sfrenato, in ogni sua sfaccettatura, e ama ovviamente vantarsi di averlo. In realtà ama vantarsi praticamente di tutto: delle sue origini, dei suoi servitori, del suo abbigliamento nettamente superiore, di quanto la sua colazione sia incredibilmente più buona sebbene sia stata cucinata dalle stesse persone nello stesso momento di quella degli altri.

Prova un gusto insolito nel disarmare le persone e nell'annientare, a parole s'intende, chi per ceto sociale o condizione economica le è inferiore, un po' tutta la società a suo dire. Ama leggere classici, perché un'aristocratica è questo che fa, si costruisce una cultura.. quando non è impegnata a contare soldi. Ama contare soldi, è un lavoro lungo e faticoso ma questo sporco lavoro dovrà pur farlo qualcuno. Detto in confidenza, questo sporco lavoro lo fanno anche i commercialisti della famiglia Martin, profumatamente pagati anche per queste mansioni. Ama avere ragione e avere l'ultima parola, soprattutto se si tratta di uomini. Ah gli uomini, impossibile viverci insieme e impossibile viverci senza! Ama gli uomini, ma essere sottomessa a loro proprio non fa per lei. Solitamente il suo harem è composto da polli amanti del guadagno facile, cosa che non le dispiace minimamente: spendere soldi in amore è sempre un investimento, dice lei. Se poi parliamo di uomini, adora ciò che non può avere. Non che non lo possa avere in senso stretto.Diciamo che il suo amore è un amore decisamente perverso e carnale, sadomasochistico addirittura ma nessuno è perfetto. Ama estraniarsi dal mondo, troppi straccioni che minano il suo equilibrio. Adora il freddo, la neve e il thè. Ama sedurre e abbandonare, e naturalmente adora cacciare. In tutti i sensi possibili. Dulcis in fundo, il canto e l'arte, sua croce e delizia.


Odia.
Non si può parlare di vero e proprio odio, dato che guarda al mondo con la puzza sotto il naso e un cipiglio schifato. Ciò che Lydia la maggior parte delle volte prova è ribrezzo. E non sopporta praticamente tutto ciò che la circonda. In primis la povertà e l'indigenza, e in secundis i dementi, come già detto. E' intollerante verso ogni forma di diversità, e da “bulla” qual'è tenta di sopprimerla in tutti i modi che le sono consentiti. Abituata e viziata, odia perdere e odia chi ha la presunzione di non lasciarla vincere.

Inverosimilmente comunque, odia anche chi la lascia vincere, perché un vincente come lei non ha bisogno di questi trucchi per sopraffare chicchessia. Odia mangiare, cosa che fa poco e di malavoglia, e odia dormire. Dorme si e no cinque ore a notte quando le va bene, e mangia per lo più carne, la maggior parte delle volte a cena. Odia il caldo e il sole troppo forte, sia perché avendo una carnagione chiara le risulta facile scottarsi, sia perché col sole tutti escono e si divertono, cosa che personalmente non la aggrada. Le viene difficile divertirsi, o meglio si diverte a modo suo, magari spezzando le già inutili vite sociali delle personalità più anonime della città. Odia chi insulta, è un privilegio e un diritto che spetta a lei e lei soltanto, e non sopporta chi pensa di esserle superiore.Odia lavorare e faticare, motivo per cui delega i propri obblighi a qualcun altro, spesso con la promessa di sonori soldi. Odia gli sconti e i morti di fame, e strano ma vero odia chi è troppo attaccato al denaro: una cosa è averlo e vantarsi di averlo, un'altra è esserne schiavi. I veri aristocratici sanno di avere il denaro a non finire, e non badano troppo ai prezzi. Odia la fretta e odia chi mette fretta. E naturalmente, odia odiare così tanto, è un inutile spreco di energia rivolto a miserabili che non lo meritano affatto..


۞ Relazioni :

Lydia è figlia unica ed è figlia di un noto avvocato chiamato Harold Martin. E' la figlia di un uomo di legge, certo, ma ad ogni modo per lei suo padre non rappresenta affatto un esempio di perfetta integrità etica e morale. E' un donnaiolo e ha sfruttato, finché ha potuto, il matrimonio con sua madre per mascherare le sue "sveltine" con la segretaria del suo ufficio legale e ovviamente le sveltine che ha avuto con tante altre donne di bassa lega. Sua madre, al contrario, è una donna degna di ammirazione. Christine Martin era una donna fantastica, una madre modello e la migliore organizzatrice di eventi che la città di San Francisco avesse mai conosciuto. Purtroppo dopo il comportamento del marito si è lasciata andare alla depressione e all'alcol e Lydia è stata costretta ad internarla in un centro di riabilitazione, dove è certa di poterla far sentire al sicuro. La loro casa era un ambiente troppo ostile per lei e con il padre perennemente tra i piedi la situazione era invivibile. Nel centro di riabilitazione Lydia sa che sua madre è al sicuro ma non nega il fatto che le manchi molto la sua figura al proprio fianco, specie perché loro due hanno sempre avuto un rapporto speciale. Fortunatamente Harold Marin decise di dar loro il "colpo di grazia" aprendo un nuovo studio legale a Londra e cosi ora Lydia è sola, sola in una grande città, sola con una madre svalvolata e per di più imbottita di psicofarmaci, sola con un padre troppo egoista che ha preferito abbandonarla a se stessa e come se non bastasse sola con un grande potere che cominciava ad accentuarsi dentro di lei senza che possa far niente per evitarlo. David Grey è stato la sua ancora di salvezza. Grazie a David, incontrato casualmente all'Ospedale in cui avrebbero dovuto frequentare una lezione di Anatomia Comparata, Lydia scoprì per la prima volta il suo potere di rigenerazione. Inizialmente era confusa e anche spaventata, sia per il modo che aveva utilizzato l'ibrido che per la scoperta, ma successivamente si decise ad essere fiduciosa e a seguire i preziosi consigli del ragazzo. Ora per lei David è una persona fondamentale, meglio di chiunque altro può capirla e meglio di chiunque altro può aiutarla a migliorare sia come Strega che come essere umano. Joshua Byron Hollow, uno stregone che ha incontrato in uno Starbucks situato nel centro della città. Inizialmente aveva rimproverato il ragazzo per averla osservata per un quarto d'ora con troppo insistenza ma successivamente quando aveva scoperto che quest'ultimo fosse uno stregone ignaro dei suoi poteri era corsa in suo soccorso precipitandosi nel bagno degli uomini, in cui quest'ultimo si era riparato.

Il suo strano potere di manipolare la luce avrebbe potuto costituire un pericolo per lui e cosi insieme a Billie Jenkins, una strega decisamente molto "simpatica" con cui aveva litigato qualche istante prima, aveva cercato di convincerlo a farsi aiutare spiegandogli da dove provenissero i suoi poteri. Derek Montgomery è, invece, il "fratello che non ha mai avuto". Essendo figlia unica, nata in una ricca famiglia americana residente a San Francisco da generazioni, si potrebbe pensare che Lydia Martin fosse cresciuta praticamente da sola nel lusso più sfrenato, trascurata da entrambi i genitori poiché immersi totalmente nelle rispettive carriere, ma in realtà non fu affatto cosi, anzi, la sua infanzia fu piuttosto felice e poi poté sempre contare su Derek, il figlio dei suoi vicini di casa, molto amici tra l'altro dei coniugi Martin. Derek è più grande di Lydia di un solo anno e quando erano bambini a Lydia piaceva metterlo nei guai. Spesso giocavano ai pirati e lei ovviamente era il capitano della nave, pronta ad assoggettarlo e a piegarlo al suo volere. Crescendo non ha mai provato attrazione per il ragazzo, nonostante quest'ultimo fosse particolarmente avvenente, ma gli è molto affezionata. Quando lui è con lei si sente protetta, quasi come fosse sua sorella minore. Lydia inoltre grazie a David conobbe Piper e Phoebe Halliwell praticamente 2/3 del potere del Trio e le stima profondamente. Sono entrambe due streghe potenti, sono le prescelte nel mondo magico, e sente che accanto a loro può solo che imparare e migliorarsi come strega buona. Quando conobbe per la prima volta Phoebe Halliwell fece la conoscenza anche di suo marito Cupido, o meglio, Coop Logan che sfruttò i poteri del suo anello per "leggerle" dentro al cuore e scoprire la sua entità.


۞ Storia : San Francisco,26 Maggio 1992 // 2012 Stati Uniti d’America. San Francisco, ventisei Maggio millenovecentonovantadue. Questo è ciò che i suoi documenti riportano. Lydia Martin nacque durante una stagione primaverile che ormai volgeva al termine per lasciare il suo posto alla più torrida estate della storia verificatasi a San Francisco. Suo padre,Harold Martin, è un importante avvocato e in passato era stato un noto attivista di Green Peace o almeno questo è quello che gli è sempre piaciuto far credere, mentre sua madre, Christine, è un’organizzatrice di eventi di beneficienza che da sempre fa parte dell’alta società Californiana. Lydia è figlia unica e sebbene suo padre abbia sempre manifestato il desiderio di avere un figlio maschio nella sua mentalità bacata da hippie giunto al capolinea non ha comunque mai disdegnato la sua unica figlia femmina. La sua infanzia venne trascorsa all’insegna del lusso più sfrenato.

I Martin abitavano in un lussuoso attico situato all’ultimo piano di un grattacielo nel centro di San Francisco e la piccola Lydia era sempre stata servita e riverita come fosse una piccola principessa inglese. Qualunque cosa questa chiedesse riusciva ad ottenerla tanto che Lydia non ricorda un evento della sua infanzia che abbia comportato crisi di pianto isterico per possedere qualcosa come per esempio un eventuale giocattolo. Le è sempre stato dato tutto prima ancora di avanzare la richiesta. Crebbe circondata da armonia e attenzioni. Nonostante i suoi genitori non vi erano spesso in casa per motivi lavorativi questi le misero a disposizione una balia uruguaiana quindi se conosce lo spagnolo oltre che l’inglese lo deve alla cara Mercedes,che si era rivelata essere un’ottima compagna di giochi. Durante le prime fasi della sua tenera vita Lydia non andò mai a scuola. I suoi genitori si erano presi la briga di pagare un insegnante privato che le facesse da mentore e che le insegnasse a leggere e a scrivere prima dell’età prestabilita appunto per leggere e scrivere,di conseguenza ha un po’ accelerato i tempi e all’età di 5 anni era “pronta” per le elementari. Nonostante la facciata sicura e snob, Lydia è senz’altro una ragazza dolce, ottimista e probabilmente insicura tanto che pianifica ogni aspetto della sua vita e quella degli altri. Mercedes fu per lei un vero braccio destro nell’età adolescenziale ma sfortunatamente con il passare degli anni il governo americano non rinnovò lei la Green Card e di conseguenza dovette fare le valigie, e con infinita tristezza da parte di Lydia, tornare nel proprio paese d’origine nel quale aveva lasciato il marito e i suoi tre figli. Fu rimpiazzata da Natasha, un’insopportabile governante russa che Lydia detestava. Questa rimase al servizio della famiglia Martin per due anni,il tempo necessario per Lydia di assimilare anche il russo ed inserirlo nella parabola delle sue lingue. Durante il periodo adolescenziale,meglio conosciuto come il periodo del liceo, Lydia si iscrisse ad una scuola femminile privata. Lì nonostante fosse una studentessa brillante le cose cambiarono radicalmente. Durante un pomeriggio autunnale mentre si dirigeva a casa da scuola decise di prendere una scorciatoia attraversando il parco. Lì si era imbattuta in suo padre che non aveva perso tempo a tradire sua madre con Lisa, la sua segretaria. Li aveva visti in atteggiamenti piuttosto intimi e vedere comunque suo padre camminare mano nella mano con una donna che non era sua madre la ferì profondamente. Avrebbe voluto prendere a sassate quella donna o magari spingerla nel lago con le anatre ma presa dalla rabbia corse via come una furia attraverso gli alberi cercando ovviamente di non farsi vedere. Quella sera a casa ricorda di non aver toccato cibo. Era rimasta per ore chiusa nella sua stanza,sdraiata sul letto ad osservare il soffitto con le sue iridi , mentre sulle orecchie teneva le cuffie che trasmettevano la sua canzone preferita a tutto volume. Il giorno seguente Lydia decise di parlare con suo padre. Si fece accompagnare a scuola in auto e gli riferì quanto avesse visto il giorno prima. Non riuscì mai a dimenticare l’espressione impassibile sul volto di suo padre e soprattutto il suo tono di voce nel dirle “Lydia,il matrimonio con tua madre ormai è finito da tempo ma Lisa è solo un semplice passatempo quindi se può renderti felice la cosa appena arrivato in ufficio chiuderò il rapporto con lei”.

Come promesso suo padre lasciò Lisa e probabilmente quest’ultima gli aveva tirato un pugno visto che in serata suo padre era tornato a casa con un livido viola su un occhio della grandezza di una melanzana. E la cosa più assurda era che non era riuscito ad essere sincero con sua madre. Se era vero che “il loro matrimonio era terminato da tempo” perché mai farsi problemi nel confessarle la verità? Sua madre era solo una povera vittima,una vittima delle sporche perversioni di suo padre. Suo padre era un bugiardo e un uomo decisamente poco onesto con la donna che almeno in apparenza avrebbe dovuto far credere di amare e cosi ormai le rimaneva difficile riuscire a fidarsi di lui. Cercò di riallacciare i rapporti con sua madre per placare il divario che si era generato tra i due e questo Lydia non riuscì proprio a sopportarlo. Prima la tradiva poi come se non bastasse la prendeva anche per il culo. Lydia pianificò una vendetta contro suo padre che difficilmente avrebbe dimenticato in vita sua. Si introdusse con due delle sue amiche, o tirapiedi che dir si voglia, nell’ufficio di suo padre e lì iniziarono a distruggere tutto. Verso il caffè sulle sue pratiche legislative a cui stava lavorando, distrusse la cornice che conteneva una foto della sua famiglia cancellando con una X il volto dell’uomo, diffuse per lo studio i vari documenti cartacei che trovava e sul muro sopra il caminetto scrisse a chiare lettere con un pennarello indelebile “NON SEI TU CHE LASCI ME,FALLITO!” facendo ricadere la colpa su Lisa. Scappò via poi cercando di non destare sospetti. Sperava solo che l’ufficio non contenesse videocamere di sorveglianza o era fottuta. Una volta tornato a casa dal lavoro suo padre era sconvolto e non potendo più nascondere l’evidenza dovette confessare tutto a sua madre. Era stata sadica e le si spezzò il cuore nel vedere sua madre emotivamente a pezzi ma non poteva continuare a stare con un uomo che fingeva di amarla e alla prima occasione se la spassava in locali notturni e con segretarie dall’età effettiva paragonabile a quella di sua figlia. Divorziarono. Il divorzio era inevitabile a quel punto ed entrambi per cercare di farsene una ragione si immersero totalmente nel lavoro dimenticandosi di lei. Non ricordava neppure quando avesse avuto la sua ultima conversazione con suo padre,sapeva soltanto che viaggiava ininterrottamente in Europa e che aveva comprato un appartamento a Londra. Almeno lui sembrava che stesse superando la cosa e che stesse cercando di dare una svolta nella sua vita in ambito lavorativo ma ciò che più la preoccupava era sua madre,che oltre a lavorare molto aveva iniziato a bere. Lydia era in preda al panico più totale. Non voleva che sua madre diventasse un’alcolizzata per causa sua ma cosa avrebbe potuto fare? Lei aveva solo sedici anni e non aveva fratelli o sorelle che potessero sostenerla. Non aveva Mercedes con se. Era sola. Sola ed indifesa. Non poteva fare da madre lei a sua madre perché non sapeva neppure cosa comportasse avere delle priorità e soprattutto delle responsabilità nella vita. Fece in modo che sua madre si ricoverasse in un centro di riabilitazione e ogni giorno andava a trovarla affinché si sentisse meno sola e affinché sapesse che nonostante tutto aveva ancora lei,che non tutto era perduto. I suoi voti a scuola peggiorarono. Ormai si occupava a tempo pieno della madre e non trovava neppure il tempo di essere la presidentessa per il comitato dei servizi sociali, l’organizzatrice del ballo scolastico, la tutor nel club di francese e la maestra di ripetizioni per le bambine delle medie.

In poco tempo passò da studentessa modello a ragazza complicata. Iniziò a frequentare le ragazze peggiori della sua scuola e ovviamente a tenere un comportamento non conforme alle regole della scuola. Preferiva arrivare in ritardo alle lezioni fumando nel parcheggio e magari sabotare ai balli scolastici le bevande analcoliche,correggendole con la vodka. I professori la definirono problematica,iperattiva, scostante e con qualche disturbo comportamentale anche se lei non ci vedeva nulla di male ad aver detto alla sua insegnate di letteratura inglese di essere centenaria o magari di aver detto alla suora che si occupava del coro di fare più sesso poiché troppo isterica durante le prove. Era risaputo che il sesso rilassasse. Non lo aveva affermato lei,l’aveva solo letto su internet e poi era sincera. E la sincerità secondo lei avrebbe sempre dovuto essere apprezzata. La sua vita fu segnata negativamente da un altro evento. All’età di diciassette anni instaurò una relazione con Jackson Harris,il capitano della squadra di Lacrosse della scuola. A dir la verità non sapeva perché avesse acconsentito di stare con lui visto che era un completo idiota ma probabilmente la motivazione era perché lo aveva solo idealizzato. Era il ragazzo più popolare della scuola e possedere qualcosa che le altre studentesse si sognavano la notte era estremamente appagante. Sebbene passasse la maggior parte del tempo a baciarlo sotto gli occhi di tutti nel parcheggio della scuola dopo alcune settimane si stancò di lui e lo lasciò. Il ragazzo non poteva concepire di essere stato lasciato e di conseguenza si vendicò della ragazza abusando di lei. Psicologicamente Lydia era distrutta. Non poteva credere che l’unica persona di cui si fidasse potesse arrivare a tanto. Su consiglio della madre iniziò a vedere una psicologa che tentò di aiutarla a superare la cosa ma non riuscì mai a trovare il coraggio per denunciare Jackson. Cercò di rafforzassi e su consiglio della sua psicologa iniziò a frequentare una palestra per praticare la boxe. D’ora in avanti nessuno avrebbe più potuto scalfirla o farle del male. La prossima volta si sarebbe difesa con gli artigli se fosse stato necessario anche perché qualcosa in lei era cambiato. Aveva cominciato a fare dei sogni che probabilmente erano sogni premonitori, dei sogni in cui lei stessa scopriva di possedere delle doti, dei poteri magici. Riprese in mano la sua vita trascinandosi in salvo da quel girone infernale dantesco e studiò quel poco che bastava per potersi diplomare. Una volta stretto tra le mani quel fatidico pezzo di carta fece domanda di ammissione all'università per studiare Medicina e Chirurgia. Ovviamente è stata accettata quindi ora non le resta che iniziare la sua nuova vita ripartendo da zero pur consapevole che ben presto un cambiamento più radicale sarebbe stato per lei inevitabile.

***

Una delle tante giornate tipiche di Lydia Martin stava per iniziare e cosi dopo essersi preparata e aver fatto colazione la ragazza si era precipitata in direzione del San Francisco Memorial per iniziare la sua tanto attesa lezione di Anatomia Comparata. Una volta giunta in aula venne a conoscenza da uno degli specializzandi del professor Anderson che la lezione era stata posticipata nelle ore pomeridiane. Arrabbiata uscì dall'aula e urtò accidentalmente un carrello trasportato da un'infermiera del posto. Un flacone di medicinale cadde a terra rompendosi in mille pezzi di vetro. Lydia credeva di essersela cavata egregiamente nell'evitare le schegge ma in realtà una scheggia di vetro le si era conficcata nella gamba destra facendola sanguinare. Si sedette per toglierla ma prima che potesse estrarla un ragazzo, o meglio, un suo compagno di corso chiamato David Grey l'aiutò nell'operazione medicandola anche. Per sdebitarsi, sebbene non fosse esattamente il tipo di persona incline a farlo, offrì lui un caffè ai distributori automatici e nel frattempo iniziarono a fare conversazione tra di loro parlando del più e del meno. Improvvisamente Lydia si accorse di aver perso la fasciatura alla gamba e che al posto dei punti i tessuti della pelle si erano rimarginati completamente, sembrava quasi che quel vetro non l'avesse neppure scalfita. Sperò in cuor suo che David non se ne accorgesse per evitare che le formulasse domande di vario tipo ma purtroppo o forse per fortuna il ragazzo se ne accorse. La strattonò rinchiudendola con se stesso in uno sgabuzzino e servendosi di un bisturi cercò di vedere se il suo potere comprendesse la rigenerazione eseguendo una piccola incisione sul palmo della mano della ragazza. Il suo potere rigenerante funzionò alla grande ma Lydia spaventata, confusa e al tempo stesso "tradita" dal suo nuovo amico corse via in direzione dell'uscita dell'ospedale. David orbitò di fronte a lei e portandola sul tetto, dove non sarebbe potuta scappare, le raccontò ogni cosa circa i suoi poteri, il mondo magico e soprattutto quello demoniaco. Sebbene inizialmente non avesse intenzione di credergli ben presto dovette accettare la faccenda della Strega e cosi decise di incontrare David al P3 quella sera stessa, visto che il ragazzo era stato assunto nel locale come barista. Al P3 i due fronteggiarono insieme il primo demone "cacciatore" che Lydia avesse mai visto e unendo le forze furono in grado di sconfiggerlo come fossero una squadra perfetta. Come si suol dire "l'unione aveva fatto la forza!".

I poteri di Lydia cominciarono a crescere maggiormente. La ragazza diventava giorno dopo giorno una strega potente e prendeva sempre più confidenza con quello che era il suo potere grazie all'aiuto del suo amico Ibrido. Iniziò a sperimentare qualche piccolo incantesimo da lei ideato e a preparare qualche pozione esplosiva che le sarebbe servita contro i suoi prossimi avversari demoniaci.
Sebbene da poco tempo avesse scoperto di essere una strega Lydia iniziò subito a darsi da fare nel proteggere gli innocenti e cosi trovatasi per caso nel centro di San Francisco entrò in uno Starbucks e lì conobbe Josh, un ragazzo spaventato dai suoi poteri. Insieme a Billie, un'altra strega, riuscirono a fargli accettare la cosa, esattamente come David aveva provato a fargliela accettare a lei stessa e al termine della giornata poteva dire di aver fatto la sua buona azione quotidiana. Un nuovo stregone aveva appena fatto il suo ingresso in campo e consapevole delle proprie doti di sicuro si sarebbe guardato le spalle dagli esseri provenienti dal sottosuolo. Con il passare del tempo David iniziò a trascurare Lydia e cosi quest'ultima si diresse a casa delle Halliwell dove fece la conoscenza di Phoebe e di suo marito Coop.
Un giorno totalmente annoiata dallo studio Lydia decise di mettersi sulle tracce di un demone ed utilizzò il suo cristallo per localizzarlo in città. Scoperta la sua postazione si precipitò sul posto dove incontrò Piper Halliwell intenta ad interrogare sfruttando la tortura un demone Drozzee e fatte le varie presentazioni si apprestarono entrambe a collaborare in attesa che arrivassero i soccorsi del demone sconfitto. Scortata Piper a casa, dopo essersi messa alla guida della propria auto, decise di restare a Prescott Strett per attendere l'arrivo di David. Lì conobbe Victor Bennett, padre delle mitiche sorelle, e i tre figli di Piper e Leo, Wyatt, Chris e la piccola Melinda.
Dopo aver scoperto da circa un mese di essere una strega Lydia incontra il suo migliore amico d'infanzia, Derek, in un negozio di dischi nel centro di San Francisco. Decide di prendere un caffè con lui non potendo fare nulla per evitarlo e una volta arrivati allo Sturbacks più vicino David si unisce a loro. Con sua grande sorpresa,David conosce non solo Lydia ma anche Derek e la sua natura di stregone, cosa che lascia basita la ragazza ma successivamente riesce a superare la cosa grazie a Derek che le spiega di non averle detto niente da circa tre mesi per proteggerla e non renderla un ipotetico bersaglio per i demoni..

To be continued...




۞ Abilità o poteri :

Le cellule di Lydia sono in grado di rigenerarsi. L'unico modo per ucciderla definitivamente sembra essere quello di danneggiare irrimediabilmente o asportarle il cervello. Il suo potere le permette anche di far ricrescere le estremità del corpo perse, come le dita, e il suo sangue può curare la persona che lo riceve da ogni tipo di danno. Sfruttando questo potere, potrebbe riportare alla normalità una persona che è stata ferita mortalmente. Grazie al suo potere Lydia è completamente immune a droghe, veleni, sonniferi, alcol e qualunque altra sostanza debilitante per una persona normale: la ragazza può infatti assorbire tali veleni chimici in brevissimo tempo senza dimostrarne gli effetti o dimostrandoli per pochi istanti, inoltre non è soggetta ad assuefazione. Oltre al suo potere da Strega, Lydia dopo essere stata vittima di uno stupro ha reagito alla faccenda concentrandosi nelle arti marziali e nella boxe. E' una combattente formidabile e sa come difendersi da eventuali aggressori.

۞ Volto utilizzato : Holland Roden

۞ Parola d'ordine : "The Charmed Ones Are Back"